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MONDO

Olimpiadi invernali

Pechino 2022: Giappone si unisce a boicottaggio diplomatico

Boicottaggio annunciato anche da Stati Uniti, Canada, Australia, Gran Bretagna 

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di Tiziana Di Giovannandrea
Si allarga il fronte contro le Olimpiadi invernali di Pechino. Il Giappone non invierà funzionari ministeriali, una delegazione governativa alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 che si terranno a febbraio, come riporta l'agenzia Kyodo.

Il boicottaggio diplomatico è stato già deciso, in questo mese, anche da altri paesi. Stati Uniti, Canada, Australia, Gran Bretagna hanno annunciato il sabotaggio dei Giochi di Pechino del 4-20 febbraio 2022 per denunciare le violazioni dei diritti umani in Cina. Pechino ha avvertito i quattro paesi occidentali che pagheranno "il prezzo" della loro decisione.

A Pechino andranno gli atleti e il Presidente del Comitato Organizzatore olimpico Tokyo 2020, Seiko Hashimoto, così come il Presidente del Comitato Olimpico giapponese Yasuhiro Yamashita e Kazuyuki Mori, ai vertici del Comitato Paralimpico, ha aggiunto il portavoce governativo ufficiale Hirokazu Matsuno. Hashimoto andrà a Pechino "per esprimere gratitudine e rispetto agli atleti e alle altre persone che hanno sostenuto i Giochi di Tokyo" tenutisi la scorsa estate, ha aggiunto. Al contrario, il Giappone "non prevede di inviare funzionari governativi" alle Olimpiadi invernali in Cina, ha affermato il portavoce.

Il Giappone, ospite dei Giochi di Tokyo 2020 rinviati di un anno a causa del Coronavirus -infatti le Olimpiadi estive si sono tenute a Tokyo dal 23 luglio all'8 agosto 2021-, si trova in una delicata posizione diplomatica tra Stati Uniti e Cina, due importanti partner commerciali. Tokyo non parla esplicitamente di boicottaggio diplomatico ma di "libertà e diritti umani". Secondo fonti governative citate dall'agenzia Kyodo, la decisione sarebbe da collegare a "piccoli miglioramenti" rispetto alla situazione dei diritti umani nello Xinjiang e a Hong Kong. "Riteniamo sia importante vengano garantiti in Cina i valori universali, come la libertà, il rispetto dei diritti umani fondamentali e lo stato di diritto", ha detto il portavoce del governo, Hirokazu Matsuno, senza parlare di boicottaggio diplomatico.

La Corea del Sud, un altro alleato degli Stati Uniti, da parte sua ha annunciato all'inizio della scorsa settimana che non avrebbe boicottato diplomaticamente le Olimpiadi invernali cinesi, giustificando la decisione con la necessità di continuare a cooperare con la Cina.

Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) ha intanto invocato la sua "neutralità" sulla questione, rifiutandosi di commentare "decisioni puramente politiche" e soprattutto salutando l'assenza di un boicottaggio sportivo. Secondo le organizzazioni per i diritti umani, almeno un milione di Uiguri e altre minoranze di lingua turca, principalmente musulmani, sono detenuti nei campi dello Xinjiang. La Cina viene accusata di sterilizzare con la forza le donne e di imporre il lavoro forzato.