FOOD
I gruppi agroalimentari in mani straniere
Olio, il gruppo Salov passa ai cinesi. Coldiretti: "Tutelare il made in Italy"
"Questa operazione - sottolinea Coldiretti - arriva dopo l'acquisizione di Bertolli, Carapelli e Sasso da parte del fondo statunitense CVC Capital Partners. Dall'inizio della crisi supera i 10 miliardi il valore dei marchi storici dell'agroalimentare italiano passati in mani straniere"
Solo nel primo semestre del 2014, l'export dell'agroalimentare italiano è cresciuto del 6,9%. Dati notevoli, in tempo di crisi. Tanto che le aziende del made in Italy sono sempre più appetibili per i colossi stranieri. Un gruppo cinese ha appena rilevato la maggioranza Gruppo del oleario toscano Salov, proprietario dei marchi Sagra e Filippo Berio. Un'operazione che suscita una levata di scudi da parte delle organizzazioni di settore. La Coldiretti denuncia che se si considera anche "l'acquisizione di Bertolli, Carapelli e Sasso da parte del fondo statunitense CVC Capital Partners, l'olio made in Italy è sempre più in mani straniere". E l'organizzazione sottolinea come "il valore delle aziende agroalimentari controllate da gruppi stranieri dall'inizio della crisi ammonti a 10 miliardi di euro".
La Coldiretti pone dunque la questione della "tutela del made in Italy e dei marchi storici", anche in vista di Expo 2015, occasione "straordinaria" per l'agroalimentare.
La Coldiretti pone dunque la questione della "tutela del made in Italy e dei marchi storici", anche in vista di Expo 2015, occasione "straordinaria" per l'agroalimentare.