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ITALIA

Il delitto di Roma

Omicidio Desirée, fermati due Senegalesi e un Nigeriano. Uno aveva ricevuto provvedimento espulsione

Il terzo fermato è un nigeriano di 46 anni, Chima Alinno, ed è ancora da accertare il suo status sul territorio italiano. Tutti i fermati sono ritenuti responsabili di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti, omicidio volontario. Tutti i fermi dovranno essere convalidati dal Gip. Ronde a San Lorenzo. La sindaca Raggi: lutto cittadino per i funerali

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Sarebbe stata drogata fino ad arrivare all'incoscienza, poi violentata mentre era incosciente e infine uccisa. Questa è l'ipotesi che stanno seguendo gli investigatori della polizia di Stato della squadra mobile di Roma e del commissariato San Lorenzo che indagano sull'omicidio della 16enne Desiree, la ragazza violentata e uccisa il 19 ottobre scorso nel quartiere romano di San Lorenzo. Secondo la polizia i responsabili avrebbero somministrato a Desiree sostanze stupefacenti in modo da ridurla in stato di incoscienza e ne hanno abusato sessualmente, così cagionandone la morte avvenuta nella notte del 19 ottobre.

Fermati due senegalesi e un nigeriano
Per l'omicidio sono già state fermate tre persone: due senegalesi irregolari sul territorio e un nigeriano e proseguono le ricerche per individuare altri responsabili del delitto. Come detto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, si cerca attivamente anche una quarta persona.

Uno dei fermati aveva ricevuto provvedimento di espulsione
Secondo quanto si apprende da fonti investigative, uno dei due senegalesi fermati per il presunto stupro ed omicidio di Desiree, il 27enne Gara Mamadou, aveva un permesso di soggiorno per richiesta d'asilo scaduto ed era stato espulso con provvedimento del prefetto di Roma il 30 ottobre del 2017. Dopo il decreto di espulsione lo stesso Mamdou si era reso irreperibile ma era stato rintracciato dalla polizia a Roma il 22 luglio scorso, ed era in attesa del nulla osta dell'autorità giudiziaria per reati pendenti a suo carico.

Il secondo senegalese fermato, il connazionale Minteh Brian, di 43 anni, aveva invece presentato alla questura di Roma nell'agosto del 2017 istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari. Una domanda, la sua, ancora ferma in Questura in attesa di integrazioni della documentazione.

Il terzo fermato, invece, è un nigeriano di 46 anni, Chima Alinno, ed è ancora da accertare il suo status sul territorio italiano. Tutti i fermati sono ritenuti responsabili di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti, omicidio volontario. Tutti i fermi dovranno essere convalidati dal Gip.

Ieri la polizia ha ascoltato in Questura, fino a tarda sera, alcuni testimoni che il giorno della morte di Desiree e nei giorni precedenti hanno frequentato lo stabile abbandonato di via dei Lucani, nel cuore di San Lorenzo, dove  è stata trovata morta la 16enne. Le indagini si sono concentrate su sei persone in particolare, tra le quali anche i due senegalesi fermati oggi, che sono stati sentiti ieri dagli agenti della squadra mobile.
  
"Drogata a abusata mentre era incosciente"

Secondo le indagini Desiree  è stata drogata e poi abusata sessualmente quando era in uno stato di incoscienza. L'attività investigativa, svolta sotto il coordinamento della Procura, ha accertato che i fermati, insieme con altre persone, hanno somministrato stupefacenti alla minore il pomeriggio del 18 ottobre in modo da ridurla in stato di incoscienza e ne hanno abusato sessualmente, causando la morte avvenuta nella notte del 19 ottobre. La giovane sarebbe stata non cosciente per ore a causa di un mix micidiale di droghe e poi abusata più volte da più persone.



Di Maio: più poteri al sindaco di Roma

"Più poteri al sindaco di Roma, è il momento di farlo". E' quanto ha detto il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, ad 'In Diretta' su Radio 24, affermando che l'intento  nel contratto di governo e che Roma  una capitale che "non ha uguale in Europa per complessità e grandezza". Di Maio rispondeva ad una domanda di Oscar Giannino e Maria Latella sull'ipotesi di una campagna della Lega per la conquista del Campidoglio.
 
"Vi siete già fatti un film assurdo". Cosi' il vicepremier Luigi Di Maio ha replicato, intervistato a 24 Mattina su Radio 24, a chi gli a chiesto se, con Matteo Salvini a San Lorenzo, non sia iniziata la campagna elettorale della Lega per il Campidoglio. "Per cortesia parliamo della tragedia di Desirée e del fatto che io conosco la Lega e non credo che stia facendo campagna elettorale su una tragedia del genere".  Per quanto riguarda Roma, aggiunge, "credo che debba essere amministrata con i poteri adeguati a un sindaco di una capitale. Ed è per questo che nei prossimi giorni presenteremo un emendamento al decreto legge sicurezza nel quale cominceremo a trasferire maggiori poteri al sindaco di Roma, perché se c'è uno stabile da sgomberare lo deve poter fare subito. E poi quello che è successo a San Lorenzo è una cosa che giustamente fa incazzare i romani".
 
L'ultima telefonata di Desirée alla nonna: "Ho perso il bus"
"Ho perso l'autobus, resto a Roma da un'amica". Queste le ultime parole che Desirée ha detto alla nonna materna in una telefonata il 17 ottobre scorso prima di sparire ed essere trovata morta la mattina del 19 ottobre  in uno stabile abbandonato di San Lorenzo. A rivelarlo l'avvocato della famiglia della ragazza, Valerio Masci. La ragazza viveva con la madre e la nonna, e una sorella più piccola, a Cisterna di Latina.

Ronde in azione a San Lorenzo
'Ronde' in azione stamani a San Lorenzo. "Stamani ci hanno chiamato da un pub - racconta Valerio, uno delle ronde - dove uno straniero infastidiva le ragazze che stavano andando a scuola. Abbiamo chiamato la polizia ed è stato bloccato". Valerio, corpo palestrato e pieno di tatuaggi, aggiunge: "Siamo una decina di persone. I giustizieri" dice ridendo. "Ma non abbiamo mai contatti, ci limitiamo a chiamare la polizia".

Campidoglio: lutto cittadino per Desiree 
La sindaca di Roma Virginia Raggi, secondo quanto si apprende, proclamerà il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Desirée.