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ITALIA

Chiara venne uccisa il 13 agosto 2007

Garlasco, l'omicidio di Chiara Poggi: al via il processo d'appello bis

Unico imputato Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, che rischia fino a 30 anni di carcere. Il giovane era stato assolto in primo e in secondo grado. Un anno fa la Cassazione aveva annullato il processo d'appello per rivalutare gli indizi e integrare le prove. La mamma di Chiara: "Sono fiduciosa nella giustizia"

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La vittima, Chiara Poggi
Milano
"E' sempre un'emozione rientrare nell'aula di un tribunale. Ho speranza e fiducia nella giustizia per Chiara, la decisione della Cassazione ci ha dato fiducia". Così Rita Poggi prima di entrare nell’aula di giustizia dove si celebra il processo d'appello bis per la morte della figlia Chiara, uccisa a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007.

Mamma Rita e papà Giuseppe, accompagnati dal legale di parte civile e dai consulenti, hanno preso posto a pochi passi da Alberto Stasi che, per evitare giornalisti e fotografi, è entrato in aula molto presto.

Stasi, unico imputato per la morte dell’allora fidanzata, è stato assolto sia in primo che in secondo grado, ma la Cassazione, un anno fa, ha annullato il secondo verdetto per rivalutare gli indizi e integrare le prove. Il processo quindi riparte, con rito abbreviato, davanti ai giudici della terza Corte d'Assise e d'Appello di Milano.
 
Il giovane, oggi trentenne, che si è sempre proclamato innocente e che nel frattempo è stato assolto in via definitiva dall'accusa di pedopornografia, rischia fino a 30 anni di carcere.