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Coronavirus

La Gran Bretagna verso nuove restrizioni

Omicron, Londra valuta piano B: Green pass e telelavoro

Il premier Johnson verso una stretta su green pass e telelavoro per contenere la diffusione di Omicron: passaporto vaccinale e smart working

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Boris Johnson valuta l'imposizione di nuove restrizioni sul Coronavirus in Inghilterra. Nel "Piano B" Green Pass vaccinale obbligatorio ed il ritorno allo smart working diffuso. A preoccupare il premier inglese l'avanzata di Omicron. 

Johnson: "Si diffonde molto più rapidamente delle precedenti varianti"
"Non possiamo presumere che la variante Omicron del Covid-19 sia meno grave delle altre che l'hanno preceduta" - con questa premessa il premier britannico ha annunciato una serie di nuove restrizioni per bloccare la diffusione dei contagi nel Regno Unito. "Quel che è certo - ha aggiunto - è che si diffonde molto più rapidamente delle precedenti varianti, e si sta assistendo a un rapido aumento dei casi nel Regno Unito ed in Sudafrica". 

Verso una nuova stretta
Nel Regno Unito scatterà una nuova stretta con l'obbligo di Green Pass nei locali, il ricorso diffuso allo smart working e alle mascherine. In Europa Omicron risulta presente soprattutto in Inghilterra e si sta diffondendo molto più velocemente rispetto alle altre, "con i casi - ha detto Johnson alla stampa -che potrebbero raddoppiare ogni due o tre giorni".

Le nuove misure in Inghilterra
Se verranno messe in atto, le nuove restrizioni prevedono il Green Pass vaccinale dopo due dosi per l'ingresso in discoteche e locali, il ritorno al lavoro da casa e l'estensione dell'uso della mascherina a gran parte dei locali al chiuso.    

Le strette in tutta Europa
Ulteriori strette sono già scattate nei Paesi scandinavi, perché i contagi sono in ascesa: in Danimarca si fermano le scuole e i bar: locali e ristoranti dovranno chiudere a mezzanotte. In Norvegia il premier Jonas Gahr Store ha imposto un tetto alle riunioni in casa e l'obbligo di mascherina (laddove il distanziamento sia impossibile).    

In Germania - il Paese europeo più esposto - il tasso di incidenza settimanale è in calo ma i contagi quotidiani restano altissimi: a quota 70mila con 527 decessi (mai così tanti da febbraio).