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EUROPA

Oms Europa: "Lockdown non come a marzo, misure mirate e limitate"

Parla il direttore della Regione europea dell'Organizzazione mondiale della sanità Hans Kluge

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Mentre molti Paesi europei fanno i conti con nuovi lockdown parziali, il direttore della Regione europea dell'Organizzazione mondiale della sanità Hans Kluge sottolinea "come la pandemia di oggi non è quella di ieri, non solo in termini di dinamica di trasmissione, ma nei modi in cui siamo ora attrezzati per affrontarla. Allo stesso modo, quello che abbiamo chiamato lockdown 6 mesi fa non è lo stesso di oggi. A marzo il lockdown è stato uno stop in cui ogni aspetto della nostra società ed economia è stato bloccato: nessuna attività, nessuna gita, nessuna scuola, nessun movimento e tutti i confini chiusi. A marzo, il blocco era l'opzione di default perché siamo stati colti di sorpresa".

"Oggi lockdown significa una cosa molto diversa. Significa - ha spiegato Kluge - un'escalation graduale di misure proporzionate, mirate e limitate nel tempo. Misure in cui tutti noi siamo impegnati sia come individui che come società, per ridurre al minimo i danni collaterali per salute, economia e società".

"Il nostro messaggio - ha concluso - è che qualsiasi decisione di inasprimento" delle misure "a livello nazionale deve considerare sia i rischi diretti, che i danni collaterali associati alla pandemia".

E dunque l'invito è quello di tenere attivi i servizi sociali, assicurare le terapie per malattie come tumori e cardiopatie, contrastare la disinformazione. E, naturalmente, "prendersi cura dei nostri esausti operatori sanitari in prima linea".