Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Oms-ogni-anno-250mila-morti-in-piu-per-cambiamenti-climatici-c90bb59c-8c7f-4a02-bd5e-8fd05af692d3.html | rainews/live/ | true
MONDO

La stima

Oms, ogni anno 250mila morti in più per cambiamenti climatici

Flavia Bustreo alla seconda Conferenza Globale sulla Salute e sul Clima, in corso a Parigi: "Un bilancio tragico, ma evitabile"

Condividi
Il cambiamento climatico provocherà ogni anno 250 mila morti in più a causa di malaria e diarrea, stress da caldo e malnutrizione, soprattutto tra bambini, donne e popolazione povera più vulnerabile. Inoltre, quasi 7 milioni di persone muoiono ogni anno per l'inquinamento dell'aria, provocato soprattutto dall'insostenibilità del sistema dei trasporti e dalle fonti di energia domestica. Sono alcune delle stime (fino al 2030) diffuse dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in occasione della Seconda Conferenza Globale sulla Salute e sul Clima, in corso a Parigi.

L'incontro tra i ministri della Salute dei governi mondiali, voluto dall'Oms e dal governo francese, rappresenta una prima tappa intermedia verso la Conferenza sul clima COP22, in programma in Marocco il prossimo novembre. ''Il peso delle malattie e delle morti causate dai cambiamenti climatici e dall'inquinamento dell'aria - afferma Flavia Bustreo, vice direttore generale Salute della famiglia, delle donne e dei bambini dell'Oms - non solo è tragico, ma anche evitabile. Stiamo lavorando con i governi e le comunità internazionali per contribuire al tentativo di mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Monitoreremo attentamente i progressi, per tracciare e comunicare i risultati sulla salute e
condividere quelle azioni che si traducono in vite salvate''.

Oggi, sottolinea l'Oms, solo 1,5% dei finanziamenti internazionali destinati ai cambiamenti climatici sono allocati a progetti per la salute, mentre i costi dei danni diretti alla salute causati dal clima saranno compresi tra i 2 e i 4 miliardi di dollari entro il 2030. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità è dunque ''necessario che i paesi favoriscano politiche che riducano gli effetti del cambiamento climatico in settori economici chiave come i trasporti e l'energia, promuovendo sistemi di trasporto più sostenibili come quello in bicicletta o a piedi, incoraggiando l'attività fisica e un più facile accesso ai servizi cittadini''. ''Mi auguro inoltre - conclude Bustreo - che il governo italiano durante la guida del prossimo G7 giochi un ruolo di leader nella promozione di queste azioni''.