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MONDO

Florida

Orlando. 50 morti nel massacro al locale gay, killer ucciso. L'Isis: "Era un nostro combattente"

53 le persone ferite. Omar Mateen, guardia giurata, ha inneggiato allo Stato islamico prima di compiere la strage. Era stato interrogato due volte dall'Fbi nel 2013, l'indagine, pero', fu chiusa per assenza di riscontri. Obama incontra oggi i vertici della sicurezza interna 

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E' di almeno 50 morti e 53 feriti il bilancio dell'attacco avvenuto la notte tra sabato e domenica a Orlando in un locale gay, il "Pulse". A compiere il massacro una guardia giurata, Omar Mateen. E' entrato nel locale sparando all'impazzata, ci si è asserragliato trattenendo ostaggi, ci è morto, dopo aver lasciato a terra cinquanta persone, durante un conflitto a fuoco con la polizia.  

La telefonata prima di compiere il massacro
Mateen, che aveva comprato legalmente le armi usate nella strage, era incensurato. Sembra che prima di compiere il massacro abbia chiamato il 911, annunciando di aver giurato fedelta' al leader dell'Isis, Abu Bakr al-Baghdadi. Non e' chiaro, pero', se avesse reali legami con il terrorismo. A questo proposito, l'Fbi ha avviato un'inchiesta, su input del presidente Barack Obama. Non si esclude, comunque, alcuna pista e sia a Orlando sia in Florida e' stato dichiarato lo stato di emergenza.

Tra i morti anche il giovane che mandò sms alla madre
Eddie Justice è morto. Il giovane, 30 anni, che ha inviato messaggi alla madre mentre era tenuto in ostaggio, è una delle vittime della follia omicida di Mateen. A riferirlo, la polizia locale che ha identificato finora 15 vittime. Eddie era nascosto nel bagno delle donne da dove inviava sms alla madre Mina, chiedendo disperatamente aiuto. La sequenza dei messaggi fotografati sullo smartphone della donna hanno fatto il giro del web.

L'Isis: "Il miglior regalo per il Ramadan"
Sembra che l'attentatore fosse di origine afghana e che avesse dimestichezza con le armi. Immediata la rivendicazione dell'assalto da parte dell'Isis. Lo Stato Islamico, su alcuni social media vicini alla formazione terroristica, ha fatto sapere che Mateen era un combattente del Daesh e l'azione e' stata celebrata come "il miglior regalo per il ramadan". Alcuni simpatizzanti jihadisti hanno aggiunto che "Possa Allah accogliere l'eroe che lo ha fatto e ispirare altri a fare altrettanto" e altri hanno pubblicato una sua foto definendolo un "eroe che ha ucciso 25 crociati pervertiti in un nightclub".

Per il padre dell'attentatore, Seddique Mateen, invece le motivazioni potrebbero essere altre: sembra che Omar, infatti, tempo fa avesse visto un bacio tra due gay e ne fosse rimasto sconvolto e arrabbiato. Inoltre, l'ex moglie lo ha definito come un "un uomo poco religioso". Il padre dell'attentatore, afghano, pero' potrebbe avere legami con i talebani, verso cui aveva espresso gratitudine recentemente in chiave anti-pachistana. Lo aveva fatto in una trasmissione televisiva negli Stati Uniti.

L'Fbi: Mateen "attenzionato" nel 2013
​Nel frattempo proseguono le indagini e il presidente americano terra' oggi un incontro con i vertici delle agenzie anti-terrorismo per discutere i progressi dell'inchiesta. Vi parteciperanno anche il vice presidente Joe Biden; il direttore dell'Fbi, James Comey; il segretario per la Sicurezza interna, Jeh Johnson; il direttore del Centro nazionale antiterrorismo (Nctc), Nicholas Rasmussen, e il vice procuratore nazionale, Sally Yates. L'Fbi ha fatto sapere, infatti, che Mateen era stato attenzionato dal Bureau nel 2013 a seguito di alcune affermazioni fatte a colleghi, che facevano ipotizzare possibili legami con il terrorismo. A seguito di cio', l'uomo fu interrogato due volte, ma non furono trovati elementi a sostegno di questa tesi e l'indagine fu chiusa. L'agenzia federale, inoltre, - per quanto riguarda l'attentato di Orlando - al momento e' propensa a escludere la teoria che il killer possa aver avuto complici. Sull'ipotesi non sono stati trovati riscontri, anche se le indagini sono ancora in corso. L'arresto effettuato ieri dalla polizia a Los Angeles di un uomo che aveva con se armi, munizioni e forse esplosivi, infatti, sarebbe scollegato agli eventi di Orlando. A Santa Monica gli agenti avevano perquisito il veicolo di un uomo che voleva partecipare al Gay pride a West Hollywood e vi avevano trovato all'interno diversi fucili d'assalto, munizioni e materiale che sarebbe potuto essere usato per costruire esplosivi.

Obama: "Atto d'odio"
L'azione terroristica ha suscitato la condanna a livello nazionale e internazionale. Obama ha definito l'azione come un "atto di terrore. un atto d'odio". "Stiamo con le persone di Orlando, che hanno subito un attacco terribile - ha detto il presidente Usa -.Stiamo ancora analizzando i fatti, non abbiamo ancora stabilito le motivazioni precise del killer". Dalla Russia, il presidente Vladimir Putin ha inviato e condoglianze alle famiglie delle vittime, inviando un telegramma a Obama, in cui si scrive che "i cuori di tutti i russi sono con quelli che hanno perso le persone piu' care e vicine, a seguito di questo crimine barbaro e sperano in una guarigione veloce dei feriti". Condanna dell'azione e condoglianze alle famiglie delle vittime anche dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, il quale ha espresso anche  "solidarieta' al governo e alla popolazione degli Stati Uniti". Dall'Italia, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, scrive sulla sua pagina Twitter "Solidarieta' e commozione del governo italiano per l'atroce strage di #Orlando in Florida. Il nostro cuore e' con i nostri fratelli americani". Alle sue parole si aggiungono quelle del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, il quale sullo stesso social media scrive di essere "Sbigottito di fronte alle notizie sempre piu' drammatiche del massacro nel nightclub" e conferma di essere "Vicino alle famiglie e agli amici delle vittime".

Il primo ministro Giapponese, Shinzo Abe, ha confermato forte impegno nella lotta al terrorismo a fianco degli Stati Uniti e di tutto il mondo dopo l'attacco di Orlando, inviando un messaggio di condoglianze a Obama. "Condividiamo il forte impegno nella lotta al terrorismo - si legge nel testo - e continueremo il contrasto permanente in collaborazione con gli Usa e con la comunita' internazionale".