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MONDO

L'assalto al locale gay

Orlando, Omar Mateen frequentava il club della strage. Indagata la seconda moglie, forse sapeva

Testimoni alla stampa Usa: nel night almeno una dozzina di volte. Gli inquirenti stanno ora valutando attentamente anche la pista della sua possibile omosessualità e stanno indagando la seconda moglie perché forse sapeva qualcosa sulle intenzioni di Omar Mateen. L'Onu, intanto, interviene duramente: "Quante altre persone dovranno morire prima che gli Usa controllino le armi?"

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L'autore della strage in un club gay di Orlando che ha fatto 49 morti e 53 feriti era un frequentatore di quel night dove, secondo testimoni, si sarebbe recato più volte. "A volte si metteva in un angolo e si sedeva a bere da solo, altre volte era così ubriaco da risultare molesto", ha detto Ty Smith al quotidiano Orlando Sentinel, facendo riferimento a Omar Mateen. Secondo la stessa fonte, l'attentatore sarebbe stato visto nel locale frequentato dalla comunità Lgbt almeno una dozzina di volte.

"Non abbiamo parlato molto con lui, ma mi ricordo di lui che diceva qualcosa su suo padre", ha spiegato Ty Smith. "Non ci ha mai detto che aveva una compagna e un bambino". Un altro habitué del locale notturno ha spiegato invece al Los Angeles Times che Omar Mateen gli aveva inviato un messaggio attraverso un'applicazione usata dai gay. Sulla base di queste informazioni, gli inquirenti stanno adesso valutando attentamente anche la pista della possibile omosessualità dell'attentatore e di una aggressività eventualmente legata a problemi di consumo eccessivo di alcol.

La prima moglie Sitora Yusufi, che ieri ha descritto Mateen come un uomo violento e instabile, ha detto oggi di ritenere che fosse omosessuale. A quanto scrive il New York Post, la Yusufi è stata intervistata dalla tv brasiliana assieme al fidanzato Marco Dias. Tramite l'uomo che parlava in portoghese con l'emittente, la donna ha detto di pensare che l'ex marito avesse "tendenze gay". Una volta, ha aggiunto, l'ex suocero accusò Mateen di essere gay davanti a lei. Secondo Dias, l'Fbi ha chiesto alla donna di non parlare delle tendenze omosessuali dell'ex marito con i media americani.

Secondo la Abc, citando fonti investigative, ora è indagata la seconda moglie Noor Mateen, 30 anni, perché forse sapeva qualcosa sulle intenzioni di Omar Mateen. Secondo le stesse fonti, infatti, la donna   avrebbe anche sostenuto di aver cercato di parlare al marito per convincerlo a desistere dall'attacco al club gay.

Inoltre, da un'analisi degli apparecchi tecnologici di Omar Mateen emerge che l'autore della strage aveva effettuato ricerche per materiale di propaganda jihadista, compresi video dell'Isis su decapitazioni. Lo riferisce la Cnn citando fonti., secondo le quali, Mateen "fruiva di una gran quantità di propaganda jihadista". 

Patience Carter, una degli ostaggi rimasta ferita ad una gamba, in una conferenza stampa ha raccontato che il killer, nato a New York ma di origini afghane, durante l'assalto spiegava alle persone barricate nei bagni che voleva che "l'America smettesse di bombardare il suo Paese". Poi ha aggiunto: "Tutto il mondo poteva sentirlo parlare al 911 (il numero delle emergenze in Usa), e dire che il motivo per cui faceva questo era perchè voleva che l'America cessasse di bombardare il suo Paesee nella sua telefonata ha proclamato fedeltà all'Isis".

Intanto, in una conferenza stampa, i medici hanno detto che sono ancora ricoverati 27 feriti, di cui 6 in gravi condizioni.

L'Onu: gli Usa controllino le armi
L'Alto Commissario Onu per i diritti umani Zeid Ra'ad Al Hussein ha esortato oggi gli Stati Uniti ad adottare serie misure per il controllo delle armi: sulla scia della strage di Orlando in una discoteca gay in Florida, Zeid ha chiesto agli Usa di rispettare l'obbligo di proteggere i propri cittadini da "attacchi violenti spaventosamente banali ma prevenibili e che risultano direttamente da un insufficiente controllo delle armi".


Giovedì Obama a Orlando per onorare le 49 vittime
Il presidente Barack Obama si recherà a Orlando giovedi per rendere omaggio alle vittime. Il presidente "renderà omaggio alle vittime e manifesterà la sua solidarietà alla comunità, che comincia a pensare alle sue ferite", si legge in un comunicato. Ieri Obama ha spiegato che l'attentatore di Orlando, Omar Mateen, era "un estremista creato in casa", "ispirato dalle informazioni collegate all'estremismo disseminate su internet".