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POLITICA

I 12 punti del Governo

Orlando: "Sulla giustizia niente inciuci con la destra"

"La corruzione non si batte solo con le pene": in un'intervista a La Repubblica il Guardasigilli parla della riforma e annuncia che a breve saranno messe online le proposte su prescrizione, falso in bilancio e autoriciclaggio 

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Ministro della Giustizia
Sulla responsabilità civile "non vogliamo mettere sotto schiaffo le toghe", per le intercettazioni "nessun limite alle indagini" e correzione della norma sulla custodia cautelare. Il Guardasigilli Andrea Orlando in un'intervista a La Repubblica parla della riforma della giustizia. Un cambio in 12 punti - pubblicati sul sito del ministero - che sono l'avvio di un confronto, anche online. "Un discovery, una consultazione che dia piena trasparenza alle riforme".

La linea del governo in materia è chiara. "Nessun tavolo separato né accordi sotto banco", assicura il ministro. "Se le forze di opposizione daranno indicazioni, le accoglieremo solo se le condivideremo". Sulla riforma della giustizia non ci sarà nessuna ripercussione dalle polemiche nate intorno all'Italicum e alla riforma elettorale.
  
Parla anche della magistratura. Il premier Renzi lo ha definito "doroteo" per il suo tentativo di mediazione con l'Anm e di responsabilità civile. "Non faremo norme per mettere sotto schiaffo nessuno ma per garantire che se un cittadino subisce un danno, deve essere certo che qualcuno lo risarcirà". Rassicura poi sulla riforma del Csm che non svuoterà l'istituzione ma anzi "darà piena funzionalità, presupposto dell'autonomia e indipendenza della magistratura". 

Tra i punti centrali della riforma la lotta alla corruzione. "La nomina di Cantone è il primo passo, bisogna prosciugare il brodo della corruzione". In quest'ottica le norme penali non sono sufficienti, come insegna l'inchiesta Mose dove è emersa la "corruzione di chi avrebbe dovuto controllare" e per questo serve una "disciplinare più trasparente per le magistrature speciali".