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MONDO

Filmato diffuso in rete

Orrore in Egitto. Jihadisti decapitano 4 persone con l'accusa di essere "spie del Mossad"

Esecuzione shock di quattro cittadini egiziani decapitati dai miliziani di Ansar beit al Maqdis, la formazione jihadista attiva in Sinai. "Fornivano informazioni ai servizi segreti israeliani" l'accusa

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Immagine dal video
Egitto
Un nuovo video shock jihadista. Quattro cittadini egiziani sono stati decapitati dai miliziani di Ansar beit al Maqdis, la formazione vicina ad al Qaeda attiva in Sinai. "Erano spie del Mossad" accusano i terroristi, avrebbero fornito informazioni di intelligence ai servizi segreti israeliani per un raid aereo avvenuto il 23 luglio in cui hanno perso la vita tre combattenti di Ansar Bayt al-Maqdis. Le "spie" erano state catturate dai terroristi mentre si dirigevano verso la città di Sheikh Zuwaid, distante solo pochi chilometri dalla Striscia di Gaza. 

I cadaveri sono stati trovati il 20 agosto, all'indomani della pubblicazione del video dell'uccisione di Foley. Il video è stato diffuso in rete solo oggi, un filmato shock di 29 minuti in cui si vede la decapitazione di quattro persone con un coltello.
Dietro alle vittime otto uomini armati e con il volto coperto da passamontagna e in primo piano il loro presunto leader, che legge la condanna a morte per i quattro cittadini egiziani, bendati e in ginocchio davanti a lui.
"La porta del pentimento è aperta. Il nostro obiettivo non è tagliare teste ma impedire i
danni ai musulmani", recita una scritta poi le accuse contro le "presunte" spie: secondo l'uomo, due avrebbero confessato di essere state pagate dal Mossad, mentre le altre due sarebbero state in carcere in Israele per contrabbando. Infine l'esecuzione per mano del leader.

I miliziani hanno promesso di vendicare le stragi di Raaba e Nahda, e l'uccisione dei propri combattenti. Accusano le autorità del Cairo di "collusione" con Israele, un territorio "nemico"che Ansar colpisce con i razzi sparati dal Sinai verso la città di Eliat.