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ECONOMIA

Fondo Monetario Internazionale

Padoan: "La crescita italiana è incoraggiante"

Di Italia si " è parlato poco" agli incontri del Fmi e "questo è un buon segno". Se ne è parlato come ''esempio virtuoso che usa al meglio i suoi strumenti'', ha detto il ministro dell'economia nella conferenza stampa nel corso dell'incontro di Washington

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L'Italia è tornata a crescere dopo tre anni di recessione e gli ultimi dati relativi al primo trimestre suggeriscono una accelerazione. Lo ha ricordato il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan nell'intervento all'International Monetary and Financial Committee, l'organo più rappresentativo del Fondo Monetario Internazionale. Nel 2015, ha affermato il ministro, l'economia italiana è tornata a una crescita, dello 0,8%, dopo tre anni di contrazione. Il risultato finale è stato molto vicino alle ultime previsioni pubblicate nella bozza di bilancio per il 2016. Il ministro ha tra l'altro ricordato che lo scorso anno l'attivo commerciale italiano è aumentato a 45,2 miliardi rispetto ai 41,9
miliardi del 2014. E l'attivo delle partite correnti è cresciuto fino a toccare il 2,1% del Pil superando i livelli toccati alla fine degli anni novanta. L'occupazione a sua volta è aumentata dello 0,8% e il tasso di disoccupazione medio è stato pari all'11,9%, in calo dal 12,7% del 2014. Risultati resi possibili anche dalle riforme strutturali come il Jobs act e dagli incentivi fiscali sui nuovi contratti di lavoro "che hanno aumentati i posti di lavoro a tempo indeterminato, riducendo il dualismo del mercato del lavoro italiano". Padoan ha segnalato che gli ultimi dati suggeriscono che la crescita del Pil su base trimestrale probabilmente ha accelerato nel primo trimestre dell'anno. Sulla base dei dati di gennaio e febbraio stimiamo, ha anticipato il ministro, che la produzione industriale nel primo trimestre sia cresciute dell'1% rispetto al trimestre precedente.

Misure alternative per evitare aumento IVA nel 2017
"Misure alternative" in campo per evitare, nel 2017, l'aumento dell'Iva. Lo ha assicurato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan durante il suo intervento all'International Monetary and Financial Committe.  "E' intenzione del governo sostituire gli aumenti dell'Iva previsti nelle clausole di salvaguardia con misure alternative. I risparmi -ha spiegato Padoan- arriveranno da un ulteriore giro di spending review, dalla riduzione delle agevolazioni fiscali e attraverso misure che ridurranno il gap fiscale".

Sull'economia globale prevale moderato pessimismo
Sul quadro generale dell'economia globale ''prevale un moderato pessimismo''. Lo afferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso della conferenza stampa congiunta con il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco. Padoan riferisce dei rischi che il Fmi e il G20 hanno parlato per l'Europa, fra cui la Brexit, i rifugiati, i migranti e il terrorismo.

Banche,  sfida sofferenze affrontata con determinazione
Il sistema bancario rimane resiliente e ben capitalizzato anche se in alcun Paesi l'ammontare dei crediti in sofferenza, eredità di una profonda recessione, "è ancora elevato e rappresenta una significativa sfida che le autorità stanno affrontando con determinazione, con una strategia a più stati per rimettere in sesto i bilanci delle banche e stimolare il credito delle banche private".ha detto Padoan nel  discorso depositato all'Imfc, l'organo di governo più rappresentativo del Fondo Monetario Internazionale. L'intervento
di Padoan è stato svolto in rappresentanza dell'intera constituency guidata dall'Italia che include anche Albania, Grecia, Malta, Portogallo e San Marino.

Migranti, manca soluzione a breve, serve salto qualità
Il problema dei migranti ''non sarà risolto nel breve termine'', ha deto Padoan, sottolineando che serve un "salto di qualità". Serve ''una strategia a breve ma anche a medio termine, una strategia che sostenga il tenore di vita dove sono nate queste popolazioni. Serve fare un salto di qualità. La proposta è italiana'', il migration compact, ''vedremo come il dibattito si sviluppa''.