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POLITICA

Gli obiettivi del governo

Padoan, rialzo spread 'sgarbato' ci ricorda di impegnarci sulla riduzione del debito

Per il terremoto, dice il ministro dell'Economia, sono in arrivo altre risorse grazie al dialogo con la Ue. E il Demanio annuncia che il 2017 sarà "l'anno dei cantieri"

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"Le vicende di questi ultimi giorni e di queste ultime ore ci ricordano in modo sgarbato come un Paese ad alto debito non possa non occuparsi della sua discesa''. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan parlando del rialzo dello spread arrivato oltre i 200 punti. ''Per il governo la riduzione del debito resta un obiettivo centrale'', ha aggiunto, parlando alla presentazione dei risultati 2016 dell'Agenzia del Demanio. Dopo la flessibilità ottenuta per le spese per il sisma ''altre risorse saranno messe in campo in un contesto in cui il dialogo con l'Ue continua perchè il Paese e il governo rispettano le regole'', ha anche annunciato il ministro.

La relazione del Demanio
Il 2017 "sarà l'anno dei cantieri" con progetti di razionalizzazione degli spazi pubblici per circa 1,4 mld di euro con l'attuazione di oltre 130 piani su tutto il territorio nazionale, tra questi 34 sono operazioni di Federal Building per concentrare nello stesso edificio gli uffici della Pa a beneficio dei servizi al cittadino e dell'Erario. E' il piano dell'Agenzia del Demanio presentato dal direttore Roberto Reggi, alla presenza del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, dopo un 2016 chiuso con successo con il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla convenzione di servizi con il Tesoro. Nel 2016 le razionalizzazioni e la riduzione della spesa hanno fatto registrare la migliore performance toccando il 179% del target fissato per un totale di 44.623 beni gestiti dall'Agenzia per un valore di circa 60 mld euro. "Sul fronte immobiliare è importante razionalizzare la spesa" ha sottolineato Padoan, accogliendo favorevolmente i progetti di federal building con "risparmi sui costi di gestione e un miglioramento delle condizioni di lavoro del personale". E sulle dismissioni degli immobili ha chiarito: "vendere e incassare senza prima investire non è possibile". C'è stata "per molti anni l'idea che un patrimonio ingente servisse per abbattere il debito", ma "solo una frazione del patrimonio è disponibile per l'alienazione", ha aggiunto mettendo in evidenza la necessità di "evitare vendite a valori non congrui".