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MONDO

"In Irlanda molti condizionati"

Padre Georg: "Inaccettabile equiparare le unioni gay al matrimonio"

Il segretario particolare di Benedetto XVI parla di famiglia e afferma: "Mi auguro, anzi sono convinto, che la sana dottrina e la tradizione cattolica saranno le guide sicure per trovare le giuste soluzioni rispetto alle questioni delicate"

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Padre Georg Ganswein (Ansa)
Roma
È "inaccettabile e contro l'antropologia biblica e cristiana" equiparare le unioni gay al matrimonio sacramentale. È il parere di monsignor Georg Ganswein, segretario particolare di Benedetto XVI e prefetto della Casa pontificia. Affrontando i temi del prossimo Sinodo sulla famiglia, afferma: "Penso che se ci si concentrerà sulle tematiche fondamentali ne conseguirà un grande vantaggio. In primis si dovrà parlare della famiglia e l'evangelizzazione come sfida attuale senza lasciarsi condizionare da argomenti laterali o secondari".

"Sana dottrina e tradizione cattolica guide sicure" 
L'arcivescovo tedesco si riferisce alla questione della comunione ai divorziati risposati e alle unioni gay. "Mi auguro, anzi sono convinto, che la sana dottrina e la tradizione cattolica saranno le guide sicure per trovare le giuste soluzioni rispetto alle questioni delicate. Sono sacerdote da 31 anni e conosco molte persone in difficoltà, che non vivono in un matrimonio 'regolare'. Loro, giustamente, aspettano un aiuto della madre Chiesa, un aiuto che prenda sul serio la loro situazione 'ferita' senza chiudere gli occhi davanti ai problemi concreti riguardo alla vita sacramentale. Nello stesso tempo devono essere accompagnati con comprensione, sincerità e magnanimità".

Il referendum in Irlanda 
Dalla cattolica Irlanda, tuttavia, con il referendum popolare è arrivato il sì alle nozze gay. "La situazione in Irlanda – osserva Padre Georg - era ed è difficile, ma temo che molti si siano lasciati condizionare da uno spirito ostile alla Chiesa cattolica e anche da una campagna massmediatica da parte dei propugnatori per le unioni gay”.