ECONOMIA
Intervista a Carlo Bonomi, tra i promotori
Pagamenti puntuali tra imprese. Il codice etico che unisce pubblici e privati
Già 37 adesioni. Obiettivo: farne autodisciplina nazionale. Inziativa promossa da Assolombarda e supportata dall'Università Bocconi

Il modello a cui si ispira è anglosassone. L’obiettivo è ambizioso e attualissimo: far rispettare i tempi di pagamento pattutiti con i fornitori, diffondendo pratiche di saldo efficienti, puntuali, rapide. Mentre in Italia – secondo il rapporto Unioncamere – nel primo trimestre del 2014 hanno chiuso quasi due imprese ogni ora e l'aumento dei default dipende in gran parte dai mancati pagamenti pubblici e privati, Assolombarda (Confindustria) il 27 maggio ha presentato il “Codice Italiano Pagamenti Responsabili”. Iniziativa supportata dall’Università Bocconi, a cui hanno aderito già 37 imprese, tra le quali colossi come Eni, Vodafone, Bnl, Unicredit e Mediaset. Carlo Bonomi – vicepresidente Assolombarda per Credito, Finanza e Fisco – ci spiega le principali caratteristiche del progetto.
“Abbiamo individuato un iter procedurale semplificato per non creare ulteriore burocrazia. Sul sito pagamentiresponsabili si compila il modulo di adesione. Oltre a fornire alcune informazioni di base, la società deve indicare due referenti che attestino la sua passata e prevedibile futura correttezza nei pagamenti.”.
Che valore aggiunto hanno le imprese che aderiscono al Codice?
“Il Comitato Codice Pagamenti comunica all'azienda l'avvenuta adesione e provvede all'inserimento del nuovo nominativo nell'elenco degli aderenti al Codice. La società aderente è dunque autorizzata ad utilizzare il relativo marchio CPR sui documenti aziendali; il marchio segnala un'azienda ben gestita e responsabile in materia di pratiche di pagamento”.
Adesione gratuita?
“Sì, il progetto è sostenuto da Assolombarda e dall’Università Bocconi”.
Il Codice impone che si rispettino i tempi concordati con i fornitori. Ma di che tempistica parliamo?
“Il codice non impone specifici termini. Di regola consigliamo tra i 30 e i 90 giorni, a seconda della filiera”.
Progetto ispirato al Prompt Payment Code britannico, ma in Italia il problema riguarda in gran parte i ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione…
“Il progetto infatti è esteso anche al pubblico. La Regione Lombardia ha aderito, dichiarando anche che le imprese dotate di questo marchio potrebbero avere in futuro più punti nelle gare d’appalto. Comunque qualunque impresa italiana può fare richiesta di iscrizione al Codice”.
E chi non rispetta i termini?
“Il fornitore di un'impresa aderente al Cpr può segnalare eventuali comportamenti anomali nei pagamenti da parte del cliente, iscritto al Cpr. Il Comitato Codice Pagamenti – formato dai rappresentanti di Assolombarda e dall’Università Bocconi – valuta le segnalazioni; se il disaccordo persiste, il caso viene affidato a un soggetto terzo esterno”.
Sono previste sanzioni?
“No, non è prevista alcuna sanzione, tranne l'esclusione dal Cpr in caso di violazioni significative dello stesso”.
“Abbiamo individuato un iter procedurale semplificato per non creare ulteriore burocrazia. Sul sito pagamentiresponsabili si compila il modulo di adesione. Oltre a fornire alcune informazioni di base, la società deve indicare due referenti che attestino la sua passata e prevedibile futura correttezza nei pagamenti.”.
Che valore aggiunto hanno le imprese che aderiscono al Codice?
“Il Comitato Codice Pagamenti comunica all'azienda l'avvenuta adesione e provvede all'inserimento del nuovo nominativo nell'elenco degli aderenti al Codice. La società aderente è dunque autorizzata ad utilizzare il relativo marchio CPR sui documenti aziendali; il marchio segnala un'azienda ben gestita e responsabile in materia di pratiche di pagamento”.
Adesione gratuita?
“Sì, il progetto è sostenuto da Assolombarda e dall’Università Bocconi”.
Il Codice impone che si rispettino i tempi concordati con i fornitori. Ma di che tempistica parliamo?
“Il codice non impone specifici termini. Di regola consigliamo tra i 30 e i 90 giorni, a seconda della filiera”.
Progetto ispirato al Prompt Payment Code britannico, ma in Italia il problema riguarda in gran parte i ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione…
“Il progetto infatti è esteso anche al pubblico. La Regione Lombardia ha aderito, dichiarando anche che le imprese dotate di questo marchio potrebbero avere in futuro più punti nelle gare d’appalto. Comunque qualunque impresa italiana può fare richiesta di iscrizione al Codice”.
E chi non rispetta i termini?
“Il fornitore di un'impresa aderente al Cpr può segnalare eventuali comportamenti anomali nei pagamenti da parte del cliente, iscritto al Cpr. Il Comitato Codice Pagamenti – formato dai rappresentanti di Assolombarda e dall’Università Bocconi – valuta le segnalazioni; se il disaccordo persiste, il caso viene affidato a un soggetto terzo esterno”.
Sono previste sanzioni?
“No, non è prevista alcuna sanzione, tranne l'esclusione dal Cpr in caso di violazioni significative dello stesso”.