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ITALIA

Da giorni udienze nelle tende

Palagiustizia di Bari: tolta l'agibilità, 90 giorni per sgomberare l'immobile

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Il comune ha revocato l'agibilità dell'immobile di via Nazariantz, sede della procura e del tribunale penale di Bari, dando il termine di 90 giorni per lo sgombero dell'immobile.

Il provvedimento segue la sospensione dell'agibilità decisa dal comune una settimana fa, sulla base della relazione tecnica commissionata dall'Inail, proprietario del palazzo, su un pericolo crollo confermato da accertamenti disposti dalla procura e da tecnici comunali. Da giorni le udienze si tengono in tende della Protezione Civile. 

Il testo del provvedimento
"Il provvedimento dichiara inagibile l'immobile e prescrive che l'esecuzione dello sgombero debba avvenire entro e non oltre il termine di 90 giorni dalla notifica". La proprietà dovrà coordinarsi "con le autorità competenti in materia (Vigili del Fuoco e Autorità di pubblica sicurezza), che dovranno fornire le necessarie prescrizioni operative, sia preventive che in corso d'opera, e coordinare le operazioni". È quanto si legge nell'ordinanza firmata dai dirigenti della ripartizione Urbanistica ed Edilizia privata del Comune di Bari.

"Allo scopo di limitare le sollecitazioni sugli elementi portanti del palazzo orizzontali e verticali, riducendo il rischio, - prosegue l'ordinanza - deve immediatamente provvedersi, a cura della proprietà (l'Inail, ndr), allo spostamento della documentazione di archivio e degli arredi di maggior ingombro e peso dai piani superiori al livello interrato, previo trasferimento in altra sede del materiale già presente a livello interrato dell'immobile, ai fini del mantenimento del 'carico di incendio' risultante dalle operazioni di movimentazione entro limiti compatibili con gli standard di sicurezza antincendio, anche nel periodo transitorio".

Alla proprietà spetterà, inoltre, "redigere uno specifico piano di gestione dell'emergenza finalizzato alla mitigazione dei rischi presenti, in modo da permettere l'inibizione dell'accesso agli estranei e l'accesso limitato e controllato delle persone autorizzate e preposte". "Tale piano - spiegano i tecnici - deve prevedere: le misure di sicurezza, i mezzi di soccorso e i dispositivi di protezione collettiva e individuale da predisporre preliminarmente e durante le operazioni interne all'immobile, i percorsi, le vie di fuga e le relative prescrizioni di protezione e di uso (ad es. divieto di uso degli ascensori), il presidio costante da parte di personale altamente qualificato alla gestione del rischio e all'apprestamento dei soccorsi in caso di emergenze (Vigili del Fuoco, Protezione Civile, personale sanitario) e l'accesso limitato all'edificio".

Peli di animali sulle sedie, aula chiusa
Animali, forse gatti, sono entrati nella notte, lasciando peli e impronte sulle sedie, in una delle tre tensostrutture allestite nel parcheggio sterrato all'esterno del Palagiustizia. Sulle sedie, sulle quali sembravano esserci anche frammenti di unghie di animali, si sarebbero dovuti sedere avvocati, magistrati e giudici. Oltre ai segni evidenti del passaggio di animali, si sentiva anche cattivo odore. È la tenda identificata con il cartello "Aula 1", dove si sarebbero dovute celebrare le udienze di rinvio di alcuni processi penali ordinari e che, invece, è stata svuotata e momentaneamente inutilizzata fino all'intervento degli addetti alle pulizie del Tribunale.