ITALIA
Cerimonia di inaugurazione
Palermo, il covo di Totò Riina diventa una caserma. Alfano: "Lo Stato ha vinto"
La casa è stata l'ultimo rifugio del boss durante la sua latitanza; la caserma è intitolata ai sottufficiali Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, uccisi nella strage in cui morì il giudice Rocco Chinnici
La casa in cui il boss dei boss Totò Riina ha trascorso l'ultimo periodo della sua latitanza è diventata una caserma dei carabinieri, intitolata ai sottufficiali Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, uccisi nella strage in cui morì il giudice Rocco Chinnici. "Lo Stato ha vinto e la mafia perde. Ne è prova il fatto che l'ultimo covo del boss Totò Riina ospita ora una caserma dei carabinieri" sono le parole del ministro dell'Interno Angelino Alfano durante la cerimonia di inaugurazione a Palermo. "I mafiosi non sono solo degli assassini, ma sono anche ladri di futuro, speranza e di bellissime parole del nostro vocabolario come onore, famiglia e rispetto". Aggiunge: "Come fa a parlare di onore chi uccide o di rispetto chi fa inginocchiare un commerciante per chiedergli il pizzo. "Noi - ha concluso - vogliamo riprenderci il senso di queste parole". Il ministro Alfano ha poi ricordato le leggi approvate dal Parlamento contro la mafia come quella sul carcere duro e sulle confische ai patrimoni mafiosi.
Presenti alla cerimonia di inaugurazione anche il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette, il procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato e il sindaco Leoluca Orlando che ha ringraziato l'Arma per "l'mpegno quotidiano profuso contro cosa nostra e per il colpo durissimo inferto il 15 gennaio 1993 con l'arresto da parte del boss Riina, evento che ha cambiato i connotati della nostra realtà". Poi tanti studenti delle scuole medie ed elementari.
Presenti alla cerimonia di inaugurazione anche il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette, il procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato e il sindaco Leoluca Orlando che ha ringraziato l'Arma per "l'mpegno quotidiano profuso contro cosa nostra e per il colpo durissimo inferto il 15 gennaio 1993 con l'arresto da parte del boss Riina, evento che ha cambiato i connotati della nostra realtà". Poi tanti studenti delle scuole medie ed elementari.