ITALIA
Associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga
Palermo, operazione antimafia nel quartiere Zen: 17 arresti
Tra gli arresti anche Guido Spina, ritenuto il responsabile della famiglia mafiosa dello Zen. Aveva trasformato la sua villa in un "supermercato" della droga
Vasta operazione antimafia a Palermo: la Dia ha emesso 17 ordinanze di custodia cautelare con le accuse di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti ed estorsione.
Tra gli arresti anche Guido Spina, 49 anni, ritenuto il responsabile della famiglia mafiosa dello Zen, quartiere dove sono stati effettuati la maggior parte degli arresti.
È accusato di avere gestito un vasto traffico di stupefacenti nel quartiere e di avere ordinato numerose estorsioni sia nei confronti di esercizi commerciali sia ai danni degli abitanti dei cosiddetti padiglioni dello Zen. Avrebbe poi gestito anche la "cassa" della famiglia mafiosa, provvedendo al mantenimento in carcere degli affiliati detenuti.
La villa di Spina, sempre allo Zen, sarebbe stata una vera e propria roccaforte, dotata di sofisticati sistemi di sicurezza e trasformata in una sorta di "supermercato" della droga all'ingrosso e dettaglio. Una vera e propria catena di montaggio, sostengono gli inquirenti, in cui veniva impiegato tutto il nucleo familiare.
L'operazione denominata "Fiume" mira a disarticolare le cosche che operano nello storico mandamento di San Lorenzo e Tommaso Natale.
Tra gli arresti anche Guido Spina, 49 anni, ritenuto il responsabile della famiglia mafiosa dello Zen, quartiere dove sono stati effettuati la maggior parte degli arresti.
È accusato di avere gestito un vasto traffico di stupefacenti nel quartiere e di avere ordinato numerose estorsioni sia nei confronti di esercizi commerciali sia ai danni degli abitanti dei cosiddetti padiglioni dello Zen. Avrebbe poi gestito anche la "cassa" della famiglia mafiosa, provvedendo al mantenimento in carcere degli affiliati detenuti.
La villa di Spina, sempre allo Zen, sarebbe stata una vera e propria roccaforte, dotata di sofisticati sistemi di sicurezza e trasformata in una sorta di "supermercato" della droga all'ingrosso e dettaglio. Una vera e propria catena di montaggio, sostengono gli inquirenti, in cui veniva impiegato tutto il nucleo familiare.
L'operazione denominata "Fiume" mira a disarticolare le cosche che operano nello storico mandamento di San Lorenzo e Tommaso Natale.