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MONDO

La messa solenne in San Pietro

Papa: "Bisogna soccorrere i nuovi schiavi, i bimbi sfruttati, i migranti. E fermare traffici armi"

Appello del Pontefice per pace in Siria, Medioriente, Iraq, Yemen, Sudan, Somalia, Congo.  La piazza gremita dai fedeli e misure di sicurezza incrementate per le celebrazioni. Potenziati i controlli in tutti i punti sensibili."Scandalo divario poveri e pochi ricchi possidenti" 

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Il Pastore risorto "si fa carico di quanti sono vittime di antiche e nuove schiavitù: lavori disumani, traffici illeciti, sfruttamento e discriminazione, gravi dipendenze"; si fa carico dei bambini e degli adolescenti "sfruttati" e "di chi ha il cuore ferito per le violenze che subisce entro le mura della propria casa"; "si fa compagno di strada" dei "migranti forzati", "costretti a lasciare la propria terra a causa di conflitti armati, di attacchi terroristici, di carestie, di regimi oppressivi". Lo ha detto il Papa nel messaggio Urbi et Orbi.

"Il Signore Risorto guidi i passi di chi cerca la giustizia e la pace; e doni ai responsabili delle Nazioni il coraggio di evitare il dilagare dei conflitti e di fermare il traffico delle armi". Ha continuato il Papa esortando "In modo particolare sostenga gli sforzi di quanti si adoperano attivamente per portare sollievo e conforto alla popolazione civile in Siria, l'amata e martoriata Siria, vittima di una guerra che non cessa di seminare orrore e morte. E' di ieri l'ultimo ignobile attacco ai profughi in fuga che ha provocato numerosi morti e feriti". "Doni pace a tutto il Medio Oriente, a partire dalla Terra Santa, come pure in Iraq e nello Yemen", ha detto ancora il Pontefice "Non manchi la vicinanza del Buon Pastore alle popolazioni del Sud Sudan, del Sudan, della Somalia e della Repubblica Democratica del Congo, che patiscono il perpetuarsi di conflitti, aggravati dalla gravissima carestia che sta colpendo alcune regioni dell'Africa".

Gesù risorto, ha detto papa Francesco nel suo messaggio Urbi et Orbi dalla loggia centrale di San Pietro, "sostenga gli sforzi di quanti, specialmente in America Latina, si impegnano a garantire il bene comune delle società, talvolta segnate da tensioni politiche e sociali che in alcuni casi sono sfociate in violenza". "Si possano costruire ponti di dialogo, perseverando nella lotta contro la piaga della corruzione e nella ricerca di valide soluzioni pacifiche alle controversie, per il progresso e il consolidamento delle istituzioni democratiche, nel pieno rispetto dello stato di diritto", ha proseguito. Il Buon Pastore, ha aggiunto, "aiuti l'Ucraina, ancora afflitta da un sanguinoso conflitto, a ritrovare concordia e accompagni le iniziative volte ad alleviare i drammi di quanti ne soffrono le conseguenze".

Il Signore risorto, che non cessa di colmare il continente europeo della sua benedizione, doni speranza a quanti attraversano momenti di crisi e difficoltà, specialmente a causa della grande mancanza di lavoro soprattutto per i giovani". Ha detto in conclusione del suo messaggio pasquale Urbi et Orbi.

Papa:dov'è Dio davanti guerre,violenza,odio?Croce è risposta
"La Chiesa non cessa di dire, alle nostre sconfitte, ai nostri cuori chiusi e timorosi: 'fermati, il Signore è risorto'. Ma se il Signore è risorto, come succedono queste cose? Come succedono tante disgrazie, malattie, traffico di persone, tratta di persone, guerre, distruzioni, mutilazioni, vendette, odio? Ma dov'è il Signore?". E' la domanda che papa Francesco ha posto nell'omelia, pronunciata interamente a braccio, della messa pasquale in Piazza San Pietro. "Ieri ho telefonato a un ragazzo con una malattia grave - ha raccontato il Pontefice - e parlando, per dare un segno di fede, un ragazzo colto, un ingegnere, gli ho detto: 'ma non ci sono spiegazioni per quello che succede a te, guarda Gesù in croce, Dio ha fatto questo col suo figlio e non c'è altra spiegazione'. E lui mi ha risposto: 'sì, ma lui ha domandato al figlio, che ha detto di sì. A me non è stato chiesto se volevo questo'". "E questo ci commuove - ha sottolineato il Papa -. A nessuno di noi viene chiesto 'ma stai contento con quello che accade nel mondo? Sei disposto a portare avanti questa croce?'. E la croce va avanti. E la fede in Gesù viene giù". "E oggi la Chiesa continua a dire 'fermati, Gesù è risorto', e questa non è una fantasia: la Resurrezione di Cristo non è una festa con tanti fiori, questo è bello, ma non è questo, è di più. E' il mistero della pietra scartata che finisce per essere il fondamento della nostra esistenza".

"Cristo è risorto - ha detto ancora il Papa - questo significa. In questa cultura dello scarto, dove quello che non serve prende la strada dell'usa e getta, dove quello che non serve viene scartato, quella pietra è scartata e fonte di vita. Anche noi sassolini per terra, di questa terra di dolore, di tragedie, con la fede nel Cristo risorto abbiamo un segno in mezzo a tante calamità: il senso di guardare oltre, di dire di non guardare a un muro, c'è un orizzonte, c'è la vita, c'è la gioia". "C'è la croce con questa ambivalenza: guarda avanti, non chiederti tu, sassolino, hai un senso nella vita, perché sei un sassolino presso quel sasso, quella pietra che la malvagità del peccato ha scartato", ha proseguito. "Cosa ci dice la Chiesa oggi davanti a tante tragedie? Questo - ha aggiunto - semplicemente: la pietra scartata non risulta scartata, i sassolini che credono e si attaccano a quella pietra non vanno scartati, hanno un senso. E con questo sentimento la Chiesa ripete, ma da dentro il cuore, 'Cristo è risorto'". "Pensiamo un po' ognuno di noi - ha invitato Francesco - ai problemi quotidiani, alle malattie che noi abbiamo vissuto, che qualcuno dei nostri parenti ha vissuto, alle guerre, alle tragedie umane. E semplicemente, con voce umile, senza fiori, solo davanti a Dio, davanti a noi: 'non so come va questo, ma sono sicuro che Cristo è risorto, e io ho scommesso su questo". "Fratelli e sorelle - ha concluso - questo è quello che mi viene di dirvi tornate a casa oggi ripetendo nel vostro cuore, 'Cristo è risorto'". 

In una piazza, completamente gremita, e addobbata con ricche decorazioni floreali provenienti anche quest'anno dall'Olanda, Papa Francesco ha rinnovato,  prima dell'inizio della messa di Pasqua, l'antico rito del Resurrexit, l'atto pubblico della testimonianza di fede del Papa di fronte all'icona del Salvatore che si articola nell'annunzio della risurrezione e la venerazione dell'icona acherotipa, ovvero non dipinta da mano umana, aperta poco prima dai diaconi. 

Piazza San Pietro è un giardino fiorito con oltre 35mila fiori. La decorazione floreale, oltre a sottolineare la sacralità della liturgia, è ricca di riferimenti simbolici al messaggio pasquale di Papa Francesco. Il tradizionale omaggio floreale olandese al Pontefice in occasione della Pasqua è giunto alla 31esima edizione. E' opera di una squadra di fioristi olandesi, coordinati da Paul Deckers che partecipa per la 30esima volta.

Elevate le misure di sicurezza allestite in tutta la zona circostante il Vaticano. 'Urbi et Orbi'. Le vie di avvicinamento alla piazza sono chiuse al traffico con doppi o tripli sbarramenti presidiati dalle forze di polizia. Tutta l'area è strettamente controllata da mezzi di carabinieri, polizia, vigili urbani e anche da uomini dell'esercito.

Papa:scandalo divario poveri e pochi ricchi possidenti   
I poveri sono "testimonianza della scandalosa realtà di un mondo ancora tanto segnato dal divario tra lo sterminato numero di indigenti, spesso privi dello stretto necessario, e la minuscola porzione di possidenti che detengono la massima parte della ricchezza e pretendono di determinare i destini dell'umanita'. Purtroppo, a duemila anni dall'annuncio del vangelo e dopo otto secoli dalla testimonianza di Francesco, siamo di fronte a un fenomeno di 'inequita' globale' e di 'economia che uccide'". Cosi' il Papa in una lettera al vescovo di Assisi.