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MONDO

Migliaia i fedeli in Piazza San Pietro

Papa Francesco: "Anche le parole possono uccidere"

"Le chiacchiere uccidono le persone". Lo ha detto Papa Francesco durante la recita dell'Angelus. "All'inizio - ha aggiunto il Pontefice - può sembrare una cosa piacevole, come una caramella. Ma poi le chiacchiere lasciano un gusto amaro che avvelena le persone"

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Città del Vaticano
"Vi dico la verità, sono convinto che se facciamo il progetto di evitare le chiacchiere, diventiamo santi". Lo ha detto il Papa a braccio all'Angelus, iniziando poi a interloquire con la piazza, e chiedendo di fare il proposito di "non vivere attorniati dalle chiacchiere. Ci credete o no? - ha chiesto - siete d'accordo, allora decidiamo" di fare questo proposito di evitare le chiacchiere.

"Per ottenere comportamenti buoni e onesti non bastano le norme giuridiche, ma - afferma il Papa - occorrono delle motivazioni profonde, espressione di una sapienza nascosta, la Sapienza di Dio, che può essere accolta grazie allo Spirito Santo". Papa Francesco lo ha detto all'Angelus, recitato dalla finestra dello studio su piazza San Pietro, davanti a migliaia di persone, osservando che "Gesù non dà importanza semplicemente all'osservanza disciplinare e alla condotta esteriore. Egli va alla radice della Legge, puntando soprattutto sull'intenzione e quindi sul cuore dell'uomo, da dove prendono origine le nostre azioni buone o malvagie". "E noi, - ha proseguito papa Bergoglio - attraverso la fede in Cristo, possiamo aprirci all'azione dello Spirito, che ci rende capaci di vivere l'amore divino".

La riflessione del Papa ha preso le mosse dal discorso della Montagna, al capitolo 5 del Vangelo di Matteo, "circa l'atteggiamento di Gesù rispetto alla Legge ebraica. Egli - ha ricordato il papa afferma: 'Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento'. Gesù dunque - ha commentato il Papa - non vuole cancellare i comandamenti che il Signore ha dato per mezzo di Mosè, ma vuole portarli alla loro pienezza. E subito dopo aggiunge che questo "compimento" della Legge richiede una giustizia superiore, una osservanza più autentica. Dice infatti ai suoi discepoli: 'Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli'".