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MONDO

Economia a misura d'uomo

Il Papa ai giovani: siete l'ultima speranza per salvare il Pianeta

Collegamento in diretta streaming con giovani economisti dai 5 Continenti per 'The Economy of Francesco', il meeting ad Assisi con oltre 200 giovani in presenza. "Siamo amministratori dei beni della Terra, non padroni", dice il pontefice

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il filo conduttore che ha animato i lavori di The Economy of Francesco', in presenza e in diretta streaming dal Palazzo Monte Frumentario di Assisi, è la "conversione ecologica" a cui Papa Francesco invita tutti. La nuova ecologia integrale di Papa Bergoglio è diretta alla salvaguardia del Pianeta e del Creato e al rispetto della dignità umana. 

'The Economy of Francesco', l'appuntamento internazionale che vede coinvolti i giovani di tutto il mondo per una nuova economia a misura d'uomo, è il secondo appuntamento per imprenditori, giovani economisti ideato per condividere percorsi nuovi in attesa di incontrare il Pontefice ad Assisi nell'autunno del 2022.

Nel video messaggio di apertura dell'appuntamento internazionale, Papa Francesco ha sottolineato come il Covid-19 abbia amplificato le disuguaglianze e qualcuno ne abbia approfittato per arricchirsi. Secondo il Pontefice l'economia malata nasce dalla supposizione che siamo proprietari del Creato, ma non lo siamo. A proposito del cambiamento climatico, Papa Francesco ha rivolto un appello ai giovani considerandoli l'ultima generazione capace di salvare il Pianeta e di riparare gli errori del passato. Per il Pontefice è poi necessario rigenerare l'economia che deve essere più sostenibile e solidale, servono per questo nuove generazioni di economisti e imprenditori.

Il messaggio di papa Francesco al Meeting
Papa Francesco nel dettaglio ha illustrato come "la pandemia del Covid-19 non solamente ci ha rivelato le profonde disuguaglianze che infettano le nostre società: le ha anche amplificate" aggiungendo: "Dall’apparizione di un virus proveniente dal mondo animale, le nostre comunità hanno sofferto il grande aumento della disoccupazione, della povertà, delle disuguaglianze, della fame e dell’esclusione dall’assistenza sanitaria necessaria. Non ci dimentichiamo che alcuni pochi hanno approfittato della pandemia per arricchirsi e chiudersi nella propria realtà. Tutte queste sofferenze ricadono in maniera sproporzionata sui nostri fratelli e sorelle più poveri". Osservando che “in questi due anni, ormai, ci siamo confrontati con tutti i nostri fallimenti nella cura della casa e della famiglia comune”, il Papa ha ricordato che “spesso ci dimentichiamo dell’importanza della cooperazione umana e della solidarietà globale; spesso ci dimentichiamo anche dell’esistenza di una relazione di reciprocità responsabile tra noi e la Natura”. “La Terra ci precede e ci è stata data, e questo è un elemento-chiave nella nostra relazione con i beni della Terra e quindi premessa fondamentale per i nostri sistemi economici”, ha osservato Francesco, che ha ribadito: "Noi siamo amministratori dei beni, non padroni". 

Dalle sue parole emerge la consapevolezza che "nonostante questo, l’economia malata che uccide nasce dalla supposizione che siamo proprietari del Creato, capaci di sfruttarlo per i nostri interessi e la nostra crescita". "La pandemia ci ha ricordato questo profondo legame di reciprocità; ci ricorda che siamo stati chiamati a custodire i beni che il Creato regala a tutti; ci ricorda il nostro dovere di lavorare e distribuire questi beni in modo che nessuno venga escluso. Finalmente ci ricorda anche che, immersi in un mare comune, dobbiamo accogliere l’esigenza di una nuova fraternità. Questo è un tempo favorevole per sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo".

Inoltre, per Papa Bergoglio "abbiamo bisogno di processi più circolari, di produrre e non sprecare le risorse della nostra Terra, modi più equi per vendere e distribuire i beni e comportamenti più responsabili quando consumiamo. C'è anche bisogno di un nuovo paradigma integrale capace di formare le nuove generazioni di economisti e di imprenditori, nel rispetto della nostra interconnessione con la Terra".

Ad oggi sono oltre 40 le città (tra cui Shanghai, Bogotà, Nairobi, Washington) in tutto il mondo che ospitano contemporaneamente l'evento. A 'The Economy of Francesco' hanno partecipato, tra gli altri, personalità di fama internazionale: Vandana Shiva, Jennifer Nedelsky, Partha Dasgupta, Sabina Alkine, Helen Alford e Jeffrey Sachs. Previsto anche il contributo dello scienziato, Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio di Neurobiologia Vegetale di Firenze e secondo il New Yorker uno dei "World Changers" (ovvero i grandi innovatori) del pianeta.