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MONDO

Vaticano

Papa Francesco: "Non dimenticare Aleppo: sì alla pace no alla distruzione"

Il Papa ha pregato all'Angelus per le vittime degli attacchi terroristici delle ultime ore

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Il Papa all'Angelus torna a chiedere la pace per la Siria e in particolare per la città più martoriata, Aleppo. "Ogni giorno - ha detto il Pontefice - sono vicino, soprattutto nella preghiera, alla gente di Aleppo". "Purtroppo ci siamo ormai abituati alla guerra" che "è un cumulo di soprusi e di falsità. Faccio appello all'impegno di tutti, perché si faccia una scelta di civiltà: no alla distruzione, sì alla pace, sì alla gente di Aleppo e della Siria", ha detto il Pontefice.  "Non dobbiamo
dimenticare che Aleppo - ha detto il Papa - è una città, che lì c'è della gente: famiglie, bambini, anziani, persone
malate... Purtroppo ci siamo ormai abituati alla guerra, alla distruzione, ma non dobbiamo dimenticare che la Siria è un Paese pieno di storia, di cultura, di fede. Non possiamo accettare che questo sia negato dalla guerra".

Avvento tempo di gioia, ma non del consumismo
L'Avvento, e in particolare la terza domenica che si celebra oggi, è un tempo di gioia. Ma "non è un'allegria superficiale o puramente emotiva, e nemmeno quella mondana o del consumismo, ma si tratta di una gioia più autentica, di cui siamo chiamati a riscoprire il sapore. E' una gioia che tocca l'intimo del nostro essere, mentre attendiamo Gesù che è già venuto a portare la salvezza al mondo, il Messia promesso, nato a Betlemme dalla Vergine Maria", ha detto il Papa all'Angelus."Siamo chiamati a lasciarci coinvolgere - ha aggiunto - dal sentimento di esultanza, di cui l'odierna liturgia è pervasa, per la venuta del Signore nella nostra vita come liberatore". Al "cristiano che non è gioioso qualcosa manca", ha sottolineato Papa Francesco.