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ITALIA

Visita pastorale a Milano

Papa Francesco: "Accendete la speranza, società insensibile al dolore degli altri"

Francesco in Duomo saluta i religiosi malati. Poco prima la visita nel popolare quartiere delle Case Bianche.Attesa per la 'storica' visita a San Vittore. Cardinale Scola: dono al Pontefice 50 case a famiglie più disagiate 

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"Non dobbiamo temere le sfide". A parlare è Papa Francesco durante il suo intervento in Duomo dopo aver salutato sacerdoti e suore malate e aver pregato davanti allo Scurolo di San Carlo. Il Pontefice ha poi proseguito spiegando che "è bene che ci siano le sfide". E avverte: "Dobbiamo temere una fede senza sfide che si ritiene completa". Poi le parole sui "pericoli delle ideologie che - sottolinea - germogliano quando si crede di avere, appunto, la fede completa". Altra questione spinosa dei nostri giorni, quella della società multietnica. Su questo - incalza il Pontefice - "io credo che la Chiesa nella sua storia ha molto da insegnarci per una cultura della diversità". Rivolgendosi al clero esorta a:"imparare la cultura della diversità. Lo Spirito Santo è il Maestro della diversità". Di conseguenza, invita "tutti a rivisitare le nostre origini, recuperare memoria con uno sguardo di fede. Scegliete le periferie, accendete la speranza fiaccata da una società divenuta insensibile al dolore degli altri". E sempre rivolto al clero: "dobbiamo leggere il mondo contemporaneo senza condannarlo e senza esaltarlo. Dobbiamo discernere". Rispondendo infine ad un sacerdote, Papa Francesco replica: "Per la Chiesa evangelizzare è una gioia. Gesù ti porta la gioia quando ti chiama". E da qui una considerazione sui "legislatori tristi, noiosi. Non va" incalza.



Anche in questo caso lo scambio di doni, come nella visita alle Case Bianche. Il Cardinale Scola annuncia: il regalo della Diocesi per il Santo Padre sono 50 case per le famiglie più disagiate.


Un calice il dono del Santo Padre.

La visita alla diocesi di Milano parte dalle Case popolari
"Lasciamoci restaurare da Dio, ripulire nel cuore, specialmente in questo tempo di Quaresima". Queste le parole di Papa Francesco accolto da un bagno di folla al suo arrivo -  alle 8.40 - alle Case bianche di via Salomone dove in enorme palazzoni vivono stranieri, disoccupati, emarginati, famiglie in difficoltà. Dunque prima tappa della sua visita nel Capoluogo lombardo, una periferia. Il Santo Padre in questi anni di Pontificato ha sempre rivolto il suo sguardo, il suo pensiero e la vicinanza agli ultimi, ai più deboli, E il brano del Vangelo di Matteo - letto al suo arrivo - ha proprio voluto sottolineare questo: "Ogni volta che avrete fatto qualcosa a questi fratelli lo avrete fatto a me".







Il Santo Padre rivolgendosi ai bambini e alle loro famiglie ha voluto ricordare: "La Madonna è davanti, va prima, per riceverci, per aspettarci". Il Pontefice ha ringraziato infine tutti per l'accoglienza. Poi la consueta chiusa: "Pregate per me". 


La giornata di Francesco, ricca di appuntamenti, prosegue con la visita a San Vittore, la prima volta di un Papa nel carcere milanese. A seguire la messa nel parco di Monza, il saluto ai cresimandi alla stadio San Siro. Quello con i detenuti di San Vittore è l'appuntamento storico. Qui il Pontefice si intratterrà a pranzo. Una lunga tavolata dove troveranno spazio almeno un centinaio di carcerati. Nei giorni scorsi, tramite la curia di Milano, hanno chiesto al Papa cosa volesse da mangiare. Lapidaria la risposta ottenuta per il tramite del cappellano: “lo stesso cibo che in mensa mangiate voi”. Pare che nella tabella settimanale, fosse già previsto risotto e cotoletta alla milanese. In più serviranno un dolce, panna cotta. Anche in questo caso il Papa si è raccomandato di potere avvicinare e parlare con tutti. Non ci saranno selezioni.




Milano accoglie il Pontefice
Francesco è atterrato alle 8 nel Capoluogo lombardo a bordo di un aereo dell’Aeronautica Militare e ha ricevuto il saluto delle autorità: il cardinale Angelo Scola arcivescovo di Milano, il governatore Roberto Maroni, il sindaco Giuseppe Sala, il prefetto Luciana Lamorgese, il sindaco di Segrate Paolo Micheli, il direttore dello scalo Monica Piccirillo, il presidente Sea Pietro Modiano, il comandante dell’Aeronautica Militare di Linate colonnello Alessandro Losio e don Fabrizio Martello, cappellano di Linate. 

Imponenti le misure di sicurezza, soprattutto dopo quello che è successo a Londra. Secondo quanto spiegato dal prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, oltre ai 2.500 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri (tra questi 1.200 agenti della Polizia locale) ci saranno 3.800 volontari della Curia e 4.200 della Protezione civile, 120 squadre del 118 con 80 ambulanze, 6 automediche e 5 posti medici avanzati nonché 150 vigili del fuoco con una quarantina di mezzi pronti a intervenire tra cui anche nuclei speciali come quello Nbcr.Ma Milano e Monza non saranno città blindate. Il Papa arriva infatti per una giornata di festa, vuole stare vicino alla gente e sono centinaia di migliaia i fedeli pronti ad accoglierlo.

700 mila a messa, 100mila iscritti online
Sono settecentomila le persone che finora si sono iscritte per partecipare alla messa che papa Francesco celebrerà oggi nel parco di Monza. Di queste, centomila lo hanno fatto via internet, mentre le altre lo hanno fatto attraverso le parrocchie. Una scelta che ha facilitato l'organizzazione e "ha permesso di dare una risposta preventiva anche al tema della sicurezza, questione sensibile per un evento di tali proporzioni", ha spiegato monsignor Bruno Marinoni, vicario episcopale per gli Affari Generali. I fedeli arriveranno da tutta la Diocesi, con alcune curiosità, come il caso di Vedano al Lambro, da cui arriveranno alla messa 3.500 persone, praticamente metà paese. Ma ci saranno arrivi anche dal resto della Lombardia e da fuori regione, con gruppi che verranno dal Piemonte, dall'Emilia e dal Trentino. Alla messa saranno presenti 500 militari con le loro famiglie (complessivamente 1.700 persone), dei corpi della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, dell'Esercito e dell'Aeronautica. Duecentotrenta pellegrini, invece, arriveranno a piedi passando per i santuari della Madonna del Borgo a Lissone e della Madonna della Misericordia di Vedano al Lambro, due dei 50 santuari mariani che compongono il cammino di Sant'Agostino. Oltre un centinaio i gruppi degli istituti medi-superiori (ogni gruppo conta fino a 50 persone). Mille gli studenti dell'Università Cattolica.