Papa Francesco accoglie l'appello dei migranti: "Dare dignità al lavoro"

"Ho ricevuto diversi messaggi riferiti al mondo del lavoro e ai suoi problemi. In particolare, mi ha colpito quello dei braccianti agricoli, tra cui molti immigrati, che lavorano nelle campagne italiane. Purtroppo tante volte vengono duramente sfruttati. È vero che c'è crisi per tutti, ma la dignità delle persone va sempre rispettata. Perciò accolgo l'appello di questi lavoratori e di tutti i lavoratori sfruttati e invito a fare della crisi l'occasione per rimettere al centro la dignità della persona e del lavoro" ha detto Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale, parlando degli appelli ricevuti in occasione del Primo maggio.

Non usa apertamente le parole "regolarizzazione" o "sanatoria", ma, mentre il governo discute sulla ripresa economica nella seconda fase della pandemia da coronavirus, il Papa fa dunque un chiaro appello affinché ci si adoperi a favore della 'dignità' dei "braccianti agricoli, tra cui molti immigrati, che lavorano nelle campagne italiane".

Catechesi dedicata alla preghiera
Il Papa, all'udienza generale del mercoledì,  ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi dedicato alla preghiera, a partire dalla figura di Bartimeo, il cieco che vuole conoscere Gesù di passaggio a Gerico e, per attirare la sua attenzione, si mette a gridare "Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!".La folla cerca di tacitarlo: "Le sue urla ripetute danno fastidio, non sembrano educate, e molti lo rimproverano, gli dicono di tacere, 'ma sii educato, non fare così", ha notato il Papa, ma lui persevera: "Quella testardaggine tanto bella di coloro che cercano una grazia e bussano bussano al cuore di Dio, e lui così, bussa", ha rimarcato il Papa, e "la preghiera di Bartimeo tocca il suo cuore, il cuore di Dio, e si aprono per lui le porte della salvezza".