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MONDO

Il terzo viaggio internazionale del Pontefice

Papa Francesco è arrivato in Corea del Sud. Durante il volo la preghiera per Simone Camilli

Il viaggio di Papa Bergoglio in occasione della giornata della gioventù dei giovani asiatici, in corso a Daejeon. La Corea del Nord impedisce ai suoi cittadini di partecipare alla visita

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Papa Francesco, Corea del sud (Ansa)
Corea del Sud
Parla di riconciliazione Papa Francesco da Seul, in Corea del Sud, dove si è recato per la visita apostolica in occasione della giornata asiatica della gioventù. Il Pontefice, che si fermerà nel paese fino al 18 agosto, è atterrato all'aeroporto Incheon alle 10.15 ora locale, le 3.15 in Italia, e ha trovato ad attenderlo la presidente Park Geun-Hye. Nel corso della giornata di oggi in programma l'incontro con le autorità civili, poi quello con i vescovi. Domani l'incontro con i giovani.

Accoglienza sopra le righe, invece, dalla vicina Corea del Nord che poco prima dell'atterraggio ha sparato tre razzi da 30 millimetri a corto raggio dalla costa orientale direttamente nel mar del Giappone. Le autorità di Pyongyang hanno impedito ai loro cittadini di partecipare alla visita.

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La terza visita di Bergoglio fuori dall'Italia
La visita di Bergoglio - la terza oltre i confini italiani dall'inizio del pontificato, dopo quelle in Brasile e in Terra Santa - sarà anche occasione di incontro con la comunità cattolica locale, una Chiesa dinamica che cresce in media di centomila battezzati ogni anno e che in pochi anni ha superato il 10 percento della popolazione. Una chiesa con una storia unica: è stata fondata da laici che hanno scoperto la fede da soli, e l'hanno mantenuta per una cinquantina d'anni senza l'aiuto di missionari. I precedenti: i viaggi di Giovanni Paolo II.

Il saluto del Papa alla Cina
Sorvolando la Cina in volo verso Seul, Bergoglio ha indirizzato un telegramma al presidente cinese Xi Jinping, esprimendo "cordialità" sia al capo di Stato che al suo popolo, e invocando "la divina benedizione per la pace e il benessere della nazione". Il testo del telegramma è stato reso pubblico al momento del sorvolo del territorio cinese, quando in Italia era quasi l'una del mattino. Nel 1989, quando papa Wojtyla si recò nella Repubblica di Corea, il governo di Pechino vietò il sorvolo all'aereo papale, che dovette fare la rotta artica.