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MONDO

Terza tappa del viaggio apostolico in America Latina

Papa Francesco è in Paraguay, folla di fedeli ad accoglierlo

Dopo l'arrivo in Nunziatura ad Asuncion, Bergoglio incontrerà in una visita di cortesia il capo dello Stato, l'imprenditore Horacio Cartes, nel Palazzo presidenziale, dove terrà il suo primo discorso pubblico. Per il Paese è la prima visita di un Pontefice dopo quella fatta 27 anni fa da Giovanni Paolo II

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Il Paraguay accoglie Papa Francesco (Ansa)
Asuncion (Paraguay)
Nonostante la pioggia, è un fine settimana di 'fiesta' ad Asuncion. L'aereo con a bordo Papa Francesco è atterrato all'aeroporto 'Silvio Pettirossi' della capitale paraguaiana, atteso dalle autorità e dai tanti fedeli, incluso un coro di bambini e il gruppo musicale "Los Nazarenos" che ha interpretato la canzone 'Gracias Santo Padre'. Moltissimi abitanti di Asuncion si sono riversati in strada per salutare il passaggio del pontefice diretto alla Nunziatura Apostolica. 

Dopo l'arrivo in Nunziatura, prevista una visita di cortesia al capo dello Stato, l'imprenditore Horacio Cartes, nel Palazzo presidenziale, dove Bergoglio terrà il suo primo discorso pubblico. Per il Paraguay, terza e ultima tappa del suo viaggio apostolico in America latina dopo Ecuador e Bolivia, è la prima visita di un Pontefice dopo quella fatta 27 anni fa da Giovanni Paolo II.

Per essere vicini al Papa in questi giorni sono giunti fedeli di diversi punti del paese, tra i quali un gruppo di 150 indios 'ayoreos' e 'maskoy' della regione dell'Alto Paraguay, arrivati in Asuncion in una barca dopo ore di navigazione.  La stampa locale ricorda tra l'altro "l'ammirazione del Papa nei confronti del nostro Paese". Bergoglio ha lavorato per anni "con i migranti paraguaiani mentre era arcivescovo di Buenos Aires", precisa il quotidiano Abc, che ricorda "la grande stima di Bergoglio nei confronti delle donne paraguaiane: conosce il loro coraggio e capacità di sacrificio nei momenti di difficoltà del paese". Il Papa ha tra l'altro in programma un incontro con le figlie della paraguaiana Esther Balestrino, tra i tanti 'desaparecidos' durante la dittatura argentina degli anni '70. Bergoglio che era stato suo assistente quando giovanissimo lavorava in un laboratorio, l'ha sempre ricordata con affetto e ammirazione.

Tanti gli argentini giunti ad Asuncion dalle parrocchie e le 'villas miserias' di Buenos Aires: tra questi c'è don Jose' Maria Di Paola, meglio noto come "padre Pepe", amico di vecchia data dell'allora cardinale Bergoglio.  A garantire per le strade della capitale la sicurezza del Papa sono circa 17 mila uomini, tra poliziotti e militari.  

Papa Francesco in Bolivia: "No all'economia del dio denaro"
In Bolivia, al secondo incontro mondiale dei movimenti popolari di Evo Morales, Papa Francesco ha tenuto un lungo discorso sottolineando che "terra, casa e lavoro sono diritti sacri". Poi ha ribadito il "no all'economia del dio denaro" e agli "interessi di chi saccheggia la madre Terra", al "neocolonialismo" e alla concentrazione monopolistica dei mezzi di informazione". Ha chiesto scusa per i peccati della Chiesa contro gli indigeni e ha invitato i popoli ad essere artefici del proprio cammino di giustizia. In chiusura del suo intervento, papa Francesco ha rivolto un invito: "Pregate per me, e vi chiedo, se qualcuno non può pregare, che mi pensi in modo positivo e mi mandi delle buone vibrazioni".