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MONDO

Le parole ai giornalisti al ritorno da Manila

Papa Francesco: "I cattolici facciano figli ma non come i conigli"

Il pontefice ha chiarito le sue parole sul tema libertà di fede e di espressione: "Nessun pugno, ma neppure provocazioni, serve prudenza". E poi ha raccontato di quando ha avuto a che fare con due corruttori: "Ho pensato 'cosa faccio?  Li insulto, gli do un calcio dove non batte mai il sole oppure faccio lo scemo. E ho fatto lo scemo".

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Papa Francesco nelle Filippine (Ap)
Papa Francesco è rientrato a Roma, al termine del suo viaggio pastorale in Sri Lanka e nelle Filippine. Le sue parole di alcuni giorni fa sul pugno che anche un amico si può aspettare hanno fatto il giro del mondo. Così al ritorno da Manila i giornalisti hanno chiesto chiarimenti a papa Bergoglio sul tema libertà di fede e di espressione. Il pontefice ha quindi spiegato: nessun pugno, ma neppure provocazioni, serve "prudenza". 

"Io -  ha detto papa Francesco - non posso provocare, insultare una persona continuamente perché rischio di farla arrabbiare, rischio di ricevere una reazione non giusta, ma questo è umano. Dico che la libertà di espressione deve tenere conto della realtà umana e perciò dico che deve essere prudente. Una maniera per dire che deve essere educata. La prudenza è la virtù umana che regola i nostri rapporti. Io questo volevo dire che in teoria siamo tutti d'accordo, c'è libertà di espressione..una reazione violenta non è buona, è cattiva sempre, ma nella pratica fermiamoci un  po', perché siamo umani, rischiamo di provocare gli altri. Per questo la libertà deve essere accompagnata dalla prudenza". 

Il Papa ha poi affrontato il tema della famiglia e della paternità. "Paternità responsabile significa che si devono fare figli, ma responsabilmente. Alcuni credono che i cristiani debbono fare come i conigli", ha detto Papa Francesco rispondendo a una domanda sull'Enciclica "Humanae vitae" di Paolo VI che proibì la contraccezione, e sulla quale anche nelle Filippine la maggior parte dei fedeli cattolici esprime riserve nelle intervistati nei sondaggi. "Sentir dire che tre figli già sono troppi - ha confidato in proposito il Papa - mi mette tristezza, perché tre figli per coppia sono il minimo necessario a mantenere stabile la popolazione".   Per Francesco è essenziale che si sia aperti alla vita. L'apertura alla vita e' necessaria nel matrimonio, ha ricordato Bergoglio, "tanto che il  sacramento non è valido se qualcuno si è sposato con l'intenzione di non avere figli". Ma poi i figli debbono essere seguiti e educati, ed anche se, ha detto il Papa, "una volta si diceva 'figlio di nessuno, Dio sa come aiutarlo', possono esserci ragioni serie a sconsigliare nuove gravidanze. Ma ci sono vie d'uscita lecite, i cattolici chiedano ai pastori".   In merito Francesco ha fatto l'esempio di una signora che avendo gia' sette figli, tutti nati col cesareo, stava per farne l'ottavo: secondo i medici e anche Bergoglio,"una cosa molto pericolosa".  "Paternità responsabile - ha spiegato - non significa che un cristiano deve fare comunque tanti figli". "Lasciarli orfani è tentare Dio", ha osservato il Papa. "Paolo VI - ha ricordato Francesco - aveva studiato questo e aveva sognato un pensiero di misericordia. Lui guardava al contesto, che si è rivelato drammatico con lo 0 per cento delle nascite in Italia. Profeticamente aveva previsto lo scenario attuale con l'impossibilità, mi hanno detto ma non so se sia vero, di  pagare le pensioni dal 2024". 

Bergoglio è poi passato a raccontare un episodio della sua vita in Argentina. Bergoglio ha narrato come una volta, appena diventato arcivescovo di Buenos Aires, ebbe a che fare con due che volevano corromperlo. "Io ricordo una volta nell'anno 1994, appena nominato vescovo del quartiere di Flores di Buenos Aires, sono venuti da me due impiegati, due funzionari di un ministero. 'Ma lei qui ha tanto bisogno, ha tanti poveri, nella villa - miserias' . 'Oh sì - ho detto io". Papa Francesco ha quindi spiegato che i due gli offrirono un aiuto di 400mila pesos (a quel tempo equivalevano a 400mila dollari) ma in cambio chiesero la metà del deposito. "In quel momento io ho pensato 'cosa faccio? - ha raccontato ancora - Li insulto, gli do un calcio dove non batte mai il sole oppure faccio lo scemo. E ho fatto lo scemo".

Bergoglio ha infatti spiegato di aver risposto: "Ma lei sa che con le vicarie non possiamo fare conto, noi dobbiamo fare il deposito in arcivescovado con la ricevuta. Così - ha concluso il pontefice - se ne sono andati e poi ho pensato, se questi due sono venuti direttamente senza vergogna è perché qualcun'altro ha detto di sì. Ma è un cattivo pensiero. Ricordiamo questo: peccatori sì, corrotti mai. Dobbiamo chiedere perdono per quei cattolici, quei cristiani che scandalizzano con la loro corruzione, che è una piaga della chiesa".

Il papa è poi passato a parlare della povertà e della ricchezza. Proprio oggi che l'associazione Oxfam ha pubblicato un rapporto che denuncia come sia sempre maggiore la diseguaglianza di risorse, il pontefice ha detto: "Forse stiamo tornando alle caste e forse quando le persone vengono scartate e emarginate, si può parlare di terrorismo di Stato".

Infine il pontefice ha annunciato di voler andare entro il 2015 in Repubblica centrafricana e Uganda. Un viaggio, ha detto ai giornalisti, che è stato programmato "in via ipotetica" e che è stato posticipato a causa del rischio Ebola connesso ai grandi raduni. "Ma ora - ha spiegato Bergoglio - sembra che possa realizzarsi, "entro la fine dell'anno". Il Papa ha poi aggiunto che nel 2015 compirà un viaggio anche in Ecuador, Bolivia e Paraguay. E a proposito del già confermato viaggio negli Stati Uniti, ha spiegato che dovrebbe limitarsi alle tre città di Filadelfia, Washingon e New York. Per il 2016 pensa a una ulteriore tappa latinoamericana, con Cile, Argentina e Uruguay. 
Appresa la notizia che il Papa si recherà a New York, il sindaco Bill de Blasio ha scritto in un tweet: "La città di New York sarà emozionata e felice di ospitare Papa Francesco".