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MONDO

Il 13 marzo 2013 l'elezione di Bergoglio

Tre anni con Papa Francesco: "Dono a tutti voi un Vangelo tascabile, leggetelo ogni giorno"

Papa Francesco ha festeggiato i tre anni di pontificato regalando 40mila vangeli ai fedeli, donato dai nonni ai giovani. "Quanto sono meritevoli i nonni e le nonne che trasmettono la fede ai nipotini!" ha detto il pontefice. E commentando il passo sull'adultera: "Questa donna rappresenta tutti noi"

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Nel giorno dell'anniversario della sua elezione, papa Francesco ha donato 40mila vangeli ai fedeli e ai pellegrini, accorsi a piazza San Pietro per festeggiarlo. Al termine dell'Angelus, ha mostrato 'Il Vangelo della Misericordia di San Luca': "Vorrei rinnovare - ha detto -  il gesto di donarvi un Vangelo tascabile, che leggiamo nelle domeniche di questo anno liturgico".

Il vangelo di San Luca che ispira l'Anno Santo
"Il libretto è stato intitolato così: 'Il Vangelo della Misericordia di San Luca' - ricorda il Pontefice - infatti l'evangelista riporta le parole di Gesù: 'Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro', da cui è tratto il tema di quest'Anno giubilare. Vi sarà distribuito gratuitamente dai volontari del Dispensario pediatrico 'Santa Marta' in Vaticano, con alcuni anziani e nonni di Roma. Vi invito a prendere questo Vangelo e a leggerlo ogni giorno; così la
misericordia del Padre abiterà nel vostro cuore e potrete portarla a quanti incontriate". "Alla fine del Vangelo, nella pagina 123, ci sono - ricorda Francesco - le sette opere di misericordia corporale e le sette opere di misericordia spirituali. Ma sarebbe bello che le impariate a memoria così è più facile farle. E voi volontari, nonni e nonne che distribuirete il Vangelo pensate pure alla gente che in piazza Pia XII non sono potute entrare. Che anche loro lo ricevano!". Ai nonni e alle nonne ha detto: "Quanto sono meritevoli i nonni e le nonne che trasmettono la fede ai nipotini".

L'Angelus sul perdono
"Quanto bene ci fa lasciar cadere a terra le pietre che abbiamo da scagliare contro gli altri, e pensare un po' ai nostri peccati" ha detto il Papa commentando all'Angelus il passo del Vangelo in cui si parla dell'adultera, brano che Francesco definisce 'bello': "a me piace tanto leggerlo e rileggerlo". "Quella donna - ha rimarcato Bergoglio -  rappresenta tutti noi, peccatori, adulteri davanti a dio, traditori della sua fedeltà. E la sua esperienza rappresenta la volontà di Dio per ognuno di noi: non la nostra condanna, ma la nostra salvezza attraverso Gesù". Dopo che gli accusatori dell'adultera si allontanarono, continua il Pontefice, "rimasero lì solo la donna e Gesù: la miseria e la misericordia, una di fronte all'altra". E osserva: "quante volte questo accade a noi, quando ci fermiamo davanti al confessionale con vergogna per fare vedere la nostra miseria e chiedere perdono". La frase di Gesù "chi è senza peccato scagli la prima pietra" fa sentire "a quella donna, forse per la prima volta, che ha una dignità, che lei non e' il suo peccato, che può cambiare vita". "Dio - ha riassunto il papa - non ci inchioda al nostro peccato, non ci identifica con il male che abbiamo commesso, abbiamo un nome e Dio non identifica questo nome con il peccato che abbiamo commesso, ci vuole liberare, e vuole che anche noi lo vogliamo insieme con lui".