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MONDO

Angelus

Papa Francesco: "L'umanità è ferita dall'ingiustizia e dall'avidità"

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"Conflitti, problematiche ambientali ed estrema povertà", stanno provocando sempre più nel mondo "drammatiche situazioni umanitarie" che hanno bisogno di misure adeguate di aiuto. A ricordarlo è stato stamane papa Francesco al termine dell'Angelus in piazza San Pietro gremita. Il Papa ha voluto ricordare che proprio domani inizierà a Istanbul, in Turchia, il Primo Vertice Umanitario mondiale, chiedendo ai tanti fedeli riuniti in piazza di accompagnare "con la preghiera i partecipanti a tale incontro perché si impegnino pienamente a realizzare l`obiettivo  umanitario principale: salvare la vita di ogni essere umano, nessuno escluso, - ha detto - in particolare gli innocenti e i più indifesi". Il Papa, ha poi voluto ricordare, parlando a braccio, che anche la Santa Sede parteciperà all'incontro e "proprio per questo - ha detto - è in viaggio il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin". 

Umanità ferita dall'ingiustizia e dall'avidità
"La carne dell'umanità" è "ferita dall'ingiustizia, dalla sopraffazione, dall'odio e dall'avidità" ma lo Spirito Santo ci dà la forza "per essere lievito di comunione, di consolazione e di misericordia". Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus mettendo in evidenza che "il nostro essere ad immagine e somiglianza di Dio-comunione ci chiama a comprendere noi stessi come esseri-in-relazione e a vivere i rapporti  interpersonali nella solidarietà e nell'amore vicendevole".

Martedì ci uniremo ai fedeli cattolici in Cina
 "Martedì, 24 maggio, ci uniremo spiritualmente ai fedeli cattolici in Cina, che in quel giorno celebrano con particolare devozione la memoria della Beata Vergine Maria 'Aiuto dei Cristiani', venerata nel santuario di Sheshan a Shanghai. Chiediamo a Maria di donare ai suoi figli in Cina la capacità di discernere in ogni situazione i segni della presenza amorosa di Dio, che sempre accoglie e perdona. In questo Anno Santo della Misericordia possano i cattolici cinesi, insieme a quanti seguono altre nobili tradizioni religiose, divenire segno concreto di carità e di riconciliazione. In tal modo essi promuoveranno un'autentica cultura dell'incontro e l'armonia dell'intera società". Lo ha detto Papa Francesco dopo aver recitato l'Angelus in piazza San Pietro.