Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Papa-con-Trump-niente-calcoli-parleremo-ci-ascolteremo-edbb9caa-7641-4e18-b462-74781dbf4e9c.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Il 24 maggio l'incontro in Vaticano con il presidente Usa

Papa Francesco ritorna da Fatima: con Trump "niente calcoli. Parleremo, ci ascolteremo"

Conferenza stampa sul volo che lo ha ripoprtato a Roma: "Sui migranti sapete bene che cosa penso"

Condividi

"Il 'vescovo vestito di bianco' non l'ho scritto io, ma il santuario", il bianco allude alla "innocenza", che vuol dire anche "non fare il male, non fare le guerre", e sulle visioni del "terzo segreto" di Fatima ha già detto tutto "l'allora cardinale Ratzinger". Con Trump non mi permetto di fare "calcoli politici", "parleremo, ognuno dirà la sua, ascolteremo", "c'è sempre qualche porta un po' aperta".

La curiosità suscitata dalla espressione "vescovo vestito di bianco" pronunciata durante la preghiera nella cappellina delle apparizioni di Fatima e l'imminente udienza con il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno dato la rotta alla conferenza stampa del Papa nel volo da Fatima a Roma, a conclusione del suo 19.mo viaggio internazionale, un pellegrinaggio per celebrare il centenario delle apparizioni e canonizzare i due pastorelli Giacinta e Francisco.

"Mai mi faccio un giudizio su una persona senza ascoltarla, credo di non doverlo fare" ha aggiunto Bergoglio sull'incontro con Trump previsto il 24 maggio. "Dal nostro colloquio usciranno le cose, lui dirà quello che pensa e io dirò quello che penso. Sui migranti sapete bene che cosa io penso. Sempre ci sono porte che non sono del tutto chiuse, bisogna cercare le porte che almeno siano un po' aperte, bisogna entrare e parlare su ciò che c'è di comune e andare avanti passo dopo passo. La pace è artigianale, si fa ogni giorno. Anche l'amicizia tra le persone, la conoscenza mutua, la stima reciproca è artigianale, si fa quotidianamente. Rispetto dell'altro, dire che si pensa in modo molto sincero".

Papa Francesco, nonostante i ritmi affrontati nelle ultime 24 ore e il fatto che il volo fosse in ritardo, ha risposto per oltre mezz'ora a una decina di domande dei giornalisti, interpellato anche sulla polemica Ong, migranti e scafisti, su quelle che lui ha definito "presunte apparizioni" di Medjugorie, sulle dimissioni di Maria Collins, vittima di abusi da bimba, dalla commissione pontificia contro la pedofilia, sulla eventualità di una riconciliazione con i lefebrviani, sulla possibilità della intercomunione tra cattolici e protestanti, sul fatto che i 25 anni della sua chiamata a vescovo ausiliare di Buenos Aires abbiano coinciso con le date di Fatima e, ovviamente, sulla attualità del messaggio affidato dalla Madonna ai pastorelli a partire dal 13 maggio del 1917, quando la prima guerra mondiale volgeva al termine.