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MONDO

Il Pontefice indossa la stola gialla indù, chamata "golden Sole"

Papa in Sri Lanka: "Leader religiosi siano chiari nella condanna della violenza"

"Occorre una presenza schietta delle nostre posizioni per costruire il dialogo" dice il Papa, parlando a rappresentanti buddhisti, induisti e musulmani

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Indossa una stola gialla, che nella tradizione indù significa "onore e rispetto". Papa Francesco in Sri Lanka, parlando ai leader di altre religioni (Buddhismo, Induismo e Islam), invoca "chiarezza" nella "condanna della violenza". 

"Per il bene della pace, non si deve permettere che le credenze religiose vengano abusate per la causa della violenza o della guerra", chiarisce Bergoglio. 

"Dobbiamo essere chiari e non equivoci - raccomanda ai rappresentanti delle altre fedi - nell'invitare le nostre comunità a vivere pienamente i precetti di pace e convivenza presenti in ciascuna religione e denunciare gli atti di violenza quando vengono commessi", scandisce Francesco.

L'invito al dialogo
Bergoglio sottolinea l'importanza "della collaborazione interreligiosa" per "vivere in armonia". Il dialogo - secondo il Pontefice - va costruito "sulla presenza schietta delle proprie posizioni, che segnano le diversità ma costruiscono il rispetto". 

Nello Sri Lanka appena uscito da 5 anni di sanguinosa guerra civile, "molte persone di buona volontà cercano di ricostruire le fondamenta morali dell'intera società", dice Bergoglio.

Accanto al dialogo sulla fede, ricorda il Papa, "c'è la possibiltà di una concreta collaborazione in risposta "ai bisogni a cui provvedere con il balsamo della solidarietà fraterna".

"Penso - chiarisce Bergoglio - in particolare alle necessità  materiali e spirituali dei poveri, degli indigenti, di quanti ansiosamente attendono una parola di consolazione e di speranza. Penso qui - ha concluso - anche alle molte famiglie che continuano a piangere la perdita dei loro cari".