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MONDO

Belgio

Parigi. Uno degli arrestati a Bruxelles "ha aiutato Salah dopo la strage"

E' un uomo di 39 anni, di origine marocchina

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Uno degli arrestati in Belgio con l'accusa di terrorismo in relazione agli attentati di Parigi e' un uomo di 39 anni, di origine marocchina, che potrebbe aver aiutato dopo le stragi il super-ricercato Salah Abdeslam. Lo scrive il quotidiano belga Le Derniere Heure.

La procura belga sospetta che questo uomo, fermato giovedi' e identificato come A.Lazez, abbia fornito appoggio logistico a Salah Abdeslam a Bruxelles, dopo gli attentati di venerdi' 13 novembre. E' accusato in particolare di partecipazione ad attentati e nell'attivita' di organizzazioni terroristiche, oltreche' di porto d'armi non autorizzato. Il sospettato, fermato a Laeken (uno dei distretti comunali della regione di Bruxelles), mentre era alla guida di un'auto, e' stato arrestato dopo una denuncia alla polizia: chi lo ha denunciato, di cui non si sa nulla, ha menzionato il coinvolgimento dell'uomo nella questione siriana (tra l'altro in Siria si trova uno dei suoi fratelli) e ha messo la polizia sulla pista del veicolo. L'auto e' una Citroen che e' stata esaminata dalla polizia scientifica: sono state trovate tracce di sangue e un'arma carica (una pistola, non un kalashnikov). Gli inquirenti stanno cercando di capire a chi appartenga questo sangue, visto che l'arrestato non presenta ferite apparenti.

A.Lazez nega di aver visto Saleh negli ultimi giorni. Tra gli elementi su cui indaga la procura c'e' anche uno strano messaggio che l'uomo ha ricevuto sul telefonino mentre si trovava nel locali della polizia federale: "L'ebreo non e' qui". Sull'sms A.Lazez non ha saputo dare alcuna spiegazione.