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MONDO

Novantanove feriti in condizioni disperate. Il papa twitta: #PrayersForParis

Parigi sotto attacco. Il procuratore: “Almeno 129 vittime e 352 feriti. Sette i terroristi morti”

Morti tutti gli attentatori, attacchi provenienti da tre squadre di terroristi coordinate. Ritrovati un passaporto siriano e un passaporto egiziano sui corpi di due attentatori suicidi. Un terzo terrorista è stato identificato come un cittadino francese. Irrintracciabile una studentessa italiana. Tre arresti in Belgio: uno dei fermati era ieri a Parigi

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Continua ad aggravarsi il bilancio degli attentati che hanno sconvolto Parigi e il mondo intero: 129 le vittime e 352 feriti, di cui 99 in condizioni disperate. A confermarlo è il procuratore generale di Parigi, Francois Molins in conferenza stampa, precisando però che si tratta di un numero "provvisorio" e che "sette terroristi sono morti". Intanto Il padre e il fratello di uno dei kamikaze del teatro Bataclan - dove ieri sono state tenute in ostaggio centinaia di persone e poi ne sono state uccise 89 - sono stati fermati dalla polizia a Parigi. Lo si apprende da fonti dell'inchiesta. I due sono sotto interrogatorio. 

Attacchi da 3 gruppi terroristi, stesso esplosivo
Moulins spiega che all'origine delle barbarie ci sarebbero "tre squadre di terroristi coordinate" e all'interno del Bataclan, il locale dov'è avvenuto l'attentato con il maggior numero di vittime, c'erano tre terroristi che negli scambi con le forze dell'ordine "hanno evocato la Siria e l'Iraq". Dei tre, il primo è stato ucciso da un poliziotto nel blitz delle forze di sicurezza per liberare gli ostaggi, mentre gli altri due hanno azionato le cinture esplosive. Molins ha anche precisato che "sono state usate auto Seat nere e i terroristi avevano tutti dei gilet con esplosivo al perossido di azoto e lo stesso tipo di detonatore. Volevano fare il massimo delle vittime".

Rivendicazione oggetto d'indagine
"La rivendicazione di Daesh (Il nome arabo con cui viene definito l'Isis) con un video e con un comunicato è oggetto d'indagine", aggiunge Molins, spiegando che alcuni terroristi non erano noti all'intelligence. Il passaporto siriano ritrovato accanto al corpo di uno degli attentatori nei pressi dello Stade de France a Parigi riporta infatti il nome di una persona, nata nel settembre 1990, "sconosciuta ai servizi segreti francesi", dichiara il procuratore di Parigi che non ha rivelato il nome sul passaporto. Le autorità greche hanno detto che il sospetto sarebbe passato dalla Grecia e registrato sull'isola di Leros lo scorso ottobre.

Anche un 2° attentatore era entrato in Ue da Grecia
Ma ci sarebbe anche un secondo uomo, sospettato di essere fra gli attentatori di ieri a Parigi, che sarebbe entrato attraverso la Grecia. Lo riferiscono fonti del governo greco. Nel pomeriggio il vice ministro greco dell'Ordine pubblico, Nikos Toskas, aveva riferito che il titolare del passaporto siriano trovato nella zona dello Stade de France accanto al corpo di un attentatore era passato a ottobre dall'isola greca di Leros.

Arrestato in Belgio uomo che aveva affittato un’auto usata negli attacchi
E' stato fermato al confine tra la Francia ed il Belgio un francese che ha noleggiato una delle auto usate per gli attacchi, immatricolata in Belgio. L'uomo, che risiede in Belgio, viaggiava insieme ad altri due uomini, ha detto ancora il procuratore di Parigi, Francois Molins, precisando che i tre non erano conosciuti alle autorità francesi.

Premier Belgio: "Uno degli arrestati era a Parigi"
Uno dei fermati oggi durante le perquisizioni a Molenbeek, a Bruxelles, era a Parigi ieri sera. Intanto la Procura federale belga ha comunicato l'apertura ufficiale di un'indagine dopo gli attentati a Parigi, senza fornire per ora la cifra finale degli arresti in quanto le operazioni sono ancora in corso. Il Belgio, ha detto la Procura, sta lavorando con la Francia in base a quattro richieste di cooperazione giudiziaria internazionale. Alla luce degli ultimi sviluppi il premier belga Charles Michel ha convocato una nuova riunione del comitato di sicurezza nazionale. 

Il tweet di Francesco: #PrayersForParis
Esprimo il mio profondo dolore per gli attacchi terroristici di Parigi" scrive Papa Francesco in un tweet. "Pregate con me per le vittime e le loro famiglie", chiede il Papa ai suoi oltre 23 milioni di follower aggiungendo l'hastag #PrayersForParis.



La strage più atroce al concerto al Bataclan
L’attacco più sanguinario è quello che si è verificato al Bataclan, nell’XI arrondissement, dove era in corso il concerto del gruppo americano degli Eagles of Death Metal. Una vera e propria carneficina, portata a termine da terroristi con addosso cinture esplosive. Sono entrati sparando sulla folla, poi hanno preso in ostaggio un centinaio di persone fino al blitz condotto dalla polizia. Secondo testimoni, uno di loro urlava “Allah u Akhbar”. Tre si sono fatti esplodere, uno è stato ucciso dagli agenti. Alcuni testimoni hanno affermato di aver visto una donna nel commando di quattro terroristi all'origine dell'azione. 

Alfano: subito operativi 700 militari per Roma 
"Abbiamo reso immediatamente operativa la disponibilità di 700 militari per Roma" ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano che in serata ha aggiunto: "Negli ultimi anni abbiamo versato lacrime per paesi che hanno pianto per degli attentati. Questa è un'altra cosa. E questo fa fare un salto di livello alla minaccia non solo percepita ma realmente analizzata dagli studiosi dell'intelligence dell' antiterrorismo in tutto il mondo".

Fonti Farnesina: irrintracciabile un'italiana 
Intanto una ragazza italiana che si trovava nel teatro risulta al momento "irrintracciabile". Lo fanno sapere fonti della Farnesina precisando che "continuano le ricerche". Si tratta di Valeria Solesin, veneta. Si trovava al Bataclan con il fidanzato, Andrea Ravagnan, la sorella di lui (entrambi di Dro, Trento) e il compagno di quest'ultima. I quattro sarebbero stati presi in ostaggio, ma sarebbero riusciti a scappare dividendosi. Il suo ragazzo non è poi più più riuscito a rintracciarla.

Un kamikaze tentò di entrare nello stadio  
Un altro attacco è avvenuto nella zona dello Stade de France, mentre nell’impianto si giocava Francia-Germania. Tre kamikaze si sono fatti esplodere facendo tre morti. Uno dei tre aveva tentato di entrare nell'impianto, ma era stato respinto dalla sicurezza. farsi Il presidente Hollande si trovava in tribuna ed è stato tempestivamente evacuato dalla sicurezza. Al diffondersi delle notizie degli attentati è scoppiato il panico nell'impianto sportivo. Successivamente sono stati evacuati tutti gli spettatori e i giocatori. 

Gli altri attacchi 
Le altre azioni terroristiche hanno preso di mira il bar La belle équipe in rue de Charonne, dove si registrano 18 morti, boulevard Voltaire, dove è morta una persona ed è stato ucciso un terrorista, la pizzeria La Casa nostra in rue de la Fontaine au Roi, dove sono morte 5 persone, e il café Carillon in rue Alibert, dove le vittime sono 14.

La rivendicazione dell'Isis
In una nota rintracciata da Site, il sito americano di controllo sulla propaganda islamista, l'Isis ha rivendicato gli attentati: "Un attacco di soldati del 'califfato' ha preso di mira la capitale dell'abominio e della perversione, quella che porta la bandiera dei 'crociati' in Europa", recita il farneticante comunicato jihadista. "Otto kamikaze hanno azionato le loro cinture esplosive dopo avere esaurito le munizioni delle loro armi contro le masse di apostati". Ancora: gli attacchi di Parigi "sono solo l'inizio della tempesta", la Francia, e chi la sostiene, "rimarrà tra gli obiettivi principali" dell'Isis e "continuerà a sentire l'odore della morte per aver preso la guida della crociata, aver insultato il Profeta e essersi vantata di combattere l'Islam". 

Hollande: "Atto guerra, serve unità e sangue freddo" 
"Contro l'atto di guerra dell'Isis, la Francia deve rispondere unita e con sangue freddo ma senza pietà nella sua lotta ai terroristi". Così il presidente francese, François Hollande. Dopo aver tenuto una riunione del Consiglio supremo della Difesa, il capo dell'Eliseo è apparso in televisione, per la seconda volta in meno di 12 ore, per esprimere sdegno per la "barbarie assoluta", compassione ma anche fermezza. E' un "atto di guerra preparato, organizzato pianificato all'esterno e con complicità interne che l'inchiesta stabilirà" ha aggiunto il presidente, lanciando "un appello all'unità e al sangue freddo" in questo momento doloroso. "La Francia è forte, può essere ferita ma oggi si rialza. E' solida, attiva, vigile, e trionferà sulla barbarie".