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POLITICA

Alla Festa dell'Unità di Milano

Pd, Bersani: "Scissione? Tre volte 'mai'"

Così l'ex segretario del partito durante il suo intervento alla Festa dell'Unità di Milano. Bersani sulle tasse dice:"Piuttosto che sull'Imu - dice - se ci sono soldi si mettano su Irpef e investimenti che creano lavoro"

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Pier Luigi Bersani
Milano
Il Pd resterà unito al di là di ogni polemica. L'ex segretario del partito, Pier Luigi Bersani, ne è convinto e durante il suo intervento alla Festa dell'Unità di Milano afferma che la scissione non ci sarà mai, "tre volte mai". Per l'ex segretario democratico, il Pd deve creare "una alternativa alla destra, che organizza da partito riformista quel che sta fuori da lui: se perdi questo concetto, ti riduci". A suo avviso, infatti, "il mondo di sinistra" ha bisogno di sentirsi guidato da chi "la pensa come lui".

Nel corso del confronto ha parlato anche anche delle divergenze con Massimo D'Alema. Bersani ammette che esiste "un disagio, ma che certi rimbrotti e richiami all'ordine non possono venire da certi pulpiti". Dunque certamente ci sono dei problemi, però "questo mondo, quello della sinistra, è anche abituato a mandar giù qualche rospo quando ha una prospettiva. E di rospi ne abbiamo mandati giù tanti. L'importante - continua - è che chi ti parla sia qualcuno che la pensa come te, che il Pd è il compimento dell'Ulivo". "Per l'elettorato di destra - conclude - ci vuole la convenienza, mentre per l'elettorato di sinistra ci vuole la convinzione, non vive di solo pane". 

Bersani ha parlato anche di tasse."Piuttosto che sull'Imu - dice - se ci sono soldi si mettano su Irpef e investimenti che creano lavoro". "Piuttosto che regalare soldi a chi ha patrimoni sostenuti - aggiunge - rendiamo strutturale lo sgravio a chi fa contratti incoraggiando la stabilita". "Da che è al mondo il Pd - aggiunge - ha sempre detto che è per l'esenzione per le case modeste e per far pagare progressivamente le tasse sui patrimoni importanti". L'ex segretario ribadisce il concetto che "chi ha di più deve dare di più". "Qui si tocca un problema identitario. Non è che possiamo regalare 150 euro a chi fa l'operaio e 2.500 a chi ha un palazzo". Bene dunque secondo Bersani "la rivisitazione delle regole ma il lavoro viene dagli investimenti. Anche i consumi si mettono in moto attraverso gli investimenti".