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POLITICA

Renzi grande assente

Pd, Martina e Minniti verso la candidatura a segretario. Aperto il percorso congressuale

Martina all'Assemblea del Partito democratico: mi dimetto, ora in campo nuova stagione di unità. Ma sarebbe pronto a candidarsi nei prossimi giorni. Se anche Minniti lo farà , sarà una corsa a sette. Gentiloni: primarie al più presto

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Sembra sempre più reale la possibilità di una candidatura al congresso Pd del segretario uscente Maurizio Martina. A quanto apprende l'Ansa da fonti Dem presenti all'Assemblea, Martina potrebbe confermare la sua disponibilità nei prossimi giorni. Il progetto a cui lavora Martina, riferiscono le fonti, sarebbe giocato in chiave generazionale con la presenza di giovani e amministratori locali dei territori. Per le primarie sono già in pista Nicola Zingaretti, Francesco Boccia, Cesare Damiano, Matteo Richetti, Dario Corallo. Se anche Marco Minniti annuncerà la propria disponiblità, alla fine potrebbero essere sette i candidati alla segreteria del partito.

L'Assemblea dem si chiude senza candidature
Non sono intanto arrivate richieste di candidature a segretario nell'Assemblea del Partito Democratico, che si è svolta a Roma. Sarà il Congresso a scegliere il nuovo segretario Pd. Matteo Orfini ha decretato lo scioglimento dell'Assemblea Pd e ha convocato ufficialmente il percorso congressuale.

Nominata la commissione per il congresso
La Direzione del Pd ha votato, con un solo astenuto (Sandra Zampa), la Commissione Congresso, con presidente Gianni Dal Moro. Martedì si terrà la prima riunione della Commissione, che dovrà scrivere le regole delle assise democratice e fissare la data delle primarie. Della commissione fanno parte Corrado Besozzi, Chiara Braga, Micaela Campana, Ernesto Carbone, Lisetta Ciambella, Camillo D'Alessandro, Gianni Dal Moro, Mauro Del Barba, Silvia Fregolent, Alberto Losacco, Giuliana Manica, Federico Massa, Sara Moretto, Patrizia Prestipino, Antonio Rubino, Valeria Sudano, Carlo Emanuele Trappolino, Simone Valiante e Silvia Velo. Ai lavori della commissione sono anche invitati a partecipare Mattia Zunino, presidente dei Giovani democratici, e Roberto Montanari, presidente della commissione di garanzia.

L'assenza di Renzi
Matteo Renzi non era presente all'Assemblea. Fonti dem riferiscono che l'ex segretario intendeva tenere in questo Congresso un ruolo molto defilato, lasciando spazio agli esponenti a lui più vicini. 

Minniti lascia l'assemblea in anticipo
Marco Minniti ha lasciato anzitempo l'assemblea. "Ha impegni a Milano", spiegano fonti dem vicine all'ex titolare del Viminale. Ma, riferisce l'Agi citando fonti parlamentari vicine all'ex segretario Matteo Renzi, alla base della decisione dell'ex ministro potrebbero esserci tensioni con i renziani sulle modalità della sua discesa in campo e, soprattutto, l'eventuale ticket con Teresa Bellanova. Le stesse fonti riferiscono che i contatti tra l'ala renziana del partito e gli esponenti più vicini all'ex responsabile dell'Interno sono andati avanti nelle ultime ore, con incontri ieri a Firenze (dove Minniti ha presentato il suo libro assieme a Renzi) e anche stamani a Roma, prima dell'assemblea.  

Gentiloni: le primarie vanno fatte "al più presto"
Le primarie vanno fatte "al più presto, meglio nella prima metà di febbraio". Così l'ex premier Paolo Gentiloni, rispondendo ai cronisti all'assemblea del Pd.

Il segretario uscente: ora in campo nuova stagione di unità
"Mettiamo in campo insieme una nuova stagione di unità": è l'appello lanciato all'assemblea del Pd dal segretario uscente, Maurizio Martina, nel confermare le dimissioni. "Capita che in una forza come la nostra troppo spesso non riusciamo a fare prevalere gli elementi che ci uniscono e che sono tanti e prevalenti rispetto a quelli che ci dividono", ha osservato Martina, "mettiamo in campo un congresso in grado di stupire l'Italia per la sua concretezza, correttezza e capacità di creare unità vera". "Per questo coerentemente con il mandato di luglio confermo qui le mie dimissioni", ha aggiunto Martina. 

"Basta tatticismi. Ricordiamoci tutti che il nostro nemico è la destra", ha affermato Martina. "Credo di poter dire che nelle regioni in cui si vota a breve tutti sosterranno i candidati per vincere", ha aggiunto. "Anche la sfida delle europee può essere una opportunità: visto che abbiamo una convenzione da fare nel percorso congressuale nulla ci vieta di pensare che questa possa essere la prima tappa della campagna delle europee". 

"In questi lunghi mesi abbiamo iniziato il lavoro di ricostruzione. Sono consapevole che è solo un pezzo di un impegno più radicale che dobbiamo mettere in campo nella fase nuova che si è aperta dopo il 4 di marzo", ha detto Martina. Sono stati dati, rivendica, "alcuni segnali di premessa per un lavoro ricostruttivo, per un lavoro nuovo". Per esempio "alla nostra festa nazionale a Ravenna, a piazza del Popolo. Sono orgoglioso, anche se oggi qualcuno se ne dimentica, di quella piazza".

Zingaretti: "Aiutatemi a cambiare questo partito"
"Faccio un appello agli italiani: aiutatemi a cambiare questo partito e a rifondare il centrosinistra italiano. Si può fare se partecipiamo tutti, ora si può fare qualcosa, venite tutti ai gazebo", ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, candidato alle primarie. "Finalmente andiamo nella direzione giusta: parte il Congresso. Farà bene al Pd e all'Italia. Facciamo partecipare tutti. Eliminiamo anche i 2 euro per votare alle primarie. Se voltiamo pagina gli italiani risponderanno, chi gridava onestà non voleva i condoni #AssembleaPD". Così Nicola Zingaretti, su twitter.