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POLITICA

Dopo il Referendum

Pd, Roberto Speranza: mi candido al Congresso. Ma l'opposizione è divisa

Stop a uomo solo al comando, serve un collettivo e ritessere il centro sinistra

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Roberto Speranza (minoranza Pd)

"Arriverà presto il congresso Pd e io ci sarò, mi batterò. Con coraggio e umiltà. Chi mi conosce sa che non sono una prima donna. Ma credo che oggi il Pd deve cambiare. Non deve essere un uomo solo al comando, ma deve ricostruire un collettivo e mettersi al servizio della ritessitura del centrosinistra".

Così Roberto Speranza annuncia la candidatura alla segreteria per la minoranza Pd. "Guardando al sistema di potere di Renzi qualcuno penserà Davide contro Golia? Accetto la sfida e sono ottimista perché non sono solo". "Ci vuole una nuova stagione di umiltà. E l'umiltà è il contrario dell'arroganza. L'arroganza di chi oggi dice di avere in mano il 40 per cento. E' una follia, è una illusione". ha aggiunto nel corso della riunione della minoranza Pd a Roma.

La minoranza Pd non intende andarsene, l'obiettivo è "cambiare" il partito, ma non resterebbe dentro se diventasse il "Partito della nazione" ha quindi aggiunto Speranza, "se qualcuno grida 'fuori-fuori', noi insisteremo gridando 'dentro-dentro'. Oggi finalmente il Pd può cambiare, ma solo se insieme decidiamo di fare un tratto di strada. Voglio dirlo anche alle altre forze fuori di noi, le altre forze progressiste fuori dal Pd: vero che il Pd da solo non ce la può fare, ma se non cambia il Pd non può vincere il centrosinistra e vinceranno i populisti. Io penso che si può cambiare il Pd, ci proveremo con tutte le energie, non ci rassegneremo mai al partito della nazione. Se questo dovesse avvenire, allora non sarà una nostra scelta: semplicemente il Pd non esisterà più".

Si corregga subito il Jobs Act
"Il governo corregga il Jobs Act. Sui voucher, cosa aspettiamo a intervenire?" ha poi detto Speranza, "il ministro Poletti ha sbagliato. Un ministro del governo non può dire mai 'andiamo al voto così non si fa il referendum'. E' inaccettabile e ancora più grave perché detto nel giorno della fiducia del Senato al Governo".

Bene i toni di Gentiloni, rispetto reciproco e no gara agli insulti
"Ho apprezzato lo stile di Gentiloni nel suo discorso, il tentativo di superare un paese che urla. Nei toni ho trovato il tentativo di riaffermare il rispetto reciproco, non la gara di insulti a cui purtroppo spesso assistiamo e a cui molto spesso anche il Pd ha contribuito. Questa gara di insulti tra Pd e Cinque Stelle non credo ci porti molto lontano".

Le divisioni nella sinistra
L'annuncio di Speranza avviene però con l'assenza di Cuperlo. I rapporti con lui sono freddi dal referendum (lui ha votato Sì, Bersani No) e di fronte alla candidatura di Speranza i cuperliani si mostrano scettici: bisogna lavorare a una candidatura unitaria, che parli anche fuori dal Pd - ribattono - inutile partire da soli. Fuori c'è un pezzo di sinistra (quella di Vendola) che dice no al dialogo con il Pd di Renzi (serve un candidato unico di centrosinistra, propone D'Attorre). E c'è la sinistra dialogante di Pisapia, Zedda e Merola: lunedì Cuperlo sarà con loro.