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POLITICA

Maggioranza

Pd, Zingaretti: se cade questo governo si vota. Conte è un punto di riferimento.

"Renzi? Decida con chi stare" dice il segretario dem in un'intervista al Corriere

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Dopo la caduta di questo governo, che abbiamo fatto bene a far nascere, sarebbero inevitabili le elezioni. Sono convinto che ci siano tutte le condizioni per andare avanti. Ma ci vuole una comune volontà politica". Così il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, in un'intervista in apertura del Corriere della Sera in cui esclude che il referendum sul taglio dei parlamentari influisca sulla data del voto, spende parole positive per il premier Giuseppe Conte e chiama Italia Viva a "decidere se stare o meno dentro la prospettiva del campo progressista". E nel Paese si sta riaffermando uno schema bipolare", osserva inoltre Zingaretti.

"Lo stesso straordinario movimento delle Sardine, con la sua semplicità così intensa, ha scelto da che parte stare".   "Fino ad ora abbiamo ottenuto alcuni risultati importanti. Ora occorre definire meglio le priorità, un piano di azione concordato e di più ampio respiro", dice Zingaretti.

"L'appuntamento che Conte ha indicato è per gennaio. Vedremo. Il Pd ci arriverà preparato e con le idee chiare. Forse l'anima che tanto cerchiamo è mettere finalmente al centro il futuro di nuova generazione, che coincide con il futuro dell'Italia". Che Conte abbia definito di centrosinistra il governo "per me non è una scoperta. Avevo già percepito il suo essere parte de lpensiero democratico. Naturalmente con una sua originalità e autonomia, che per me sono una ricchezza", dichiara Zingaretti.

Sulla possibilità che Conte sia il prossimo candidato premier ,"si è dimostrato un buon capo di governo. Autorevole, colto e anche veloce e sagace tatticamente. Non va tirato per la giacchetta. Anche se è oggettivamente un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste.

Il futuro, tuttavia,sarà determinato dalle scelte che ognuno compirà nei prossimi mesi".   Guardando ai prossimi impegni, "ora la priorità assoluta è non distrarsi dalle elezioni di Emilia-Romagna e Calabria. Poi penso a un congresso che rifletta e adegui non solo i nostri programmi, ma anche la nostra cultura politica, il nostro sistema di valori, la nostra forma partito. Deve essere politico, di grande apertura e rinnovamento e anche di verifica di tutti i gruppi dirigenti, ovviamente compreso il segretario",conclude Zingaretti.