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POLITICA

Un partito al bivio

Pd, le primarie si terranno il 30 aprile

La presentazione delle candidature a segretario dovrà essere fatta entro il 6 marzo; le riunioni di circolo per presentare le candidature dal 20 marzo al 2 aprile; le convenzioni provinciali il 5 aprile. La convenzione nazionale si svolgerà il 9 aprile per arrivare alle primarie del 30 aprile

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Le primarie del Pd si svolgeranno il 30 aprile. Si voterà dalle 8 alle 20.

E' quanto ha deciso la commissione-congresso. Lorenzo Guerini, presidente della commissione del congresso del Pd, ha reso noto in direzione il calendario completo dell'iter.

La presentazione delle candidature a segretario dovrà essere fatta entro le ore 18 del 6 marzo; le riunioni di circolo per presentare le candidature dal 20 marzo al 2 aprile; le convenzioni provinciali il 5 aprile. La convezione nazionale si svolgerà il 9 aprile per chiudere con le primarie il 30 aprile. Lo statuto del Pd prevede che, nel caso in cui nessuno dei candidati dovesse ottenere il 50% più uno dei voti, si debba procedere con il ballottaggio dei due candidati più votati dall'Assemblea, che è costituita dai delegati eletti dalle primarie e 'collegati' alle liste dei singoli candidati. 

Per quanto riguarda la convenzione nazionale, ha spiegato, "ragioneremo per assegnare a quell'appuntamento la possibilità di un'occasione di un approfondimento programmatico più largo per il partito".

Dopo le primarie, il nuovo segretario sarà proclamato dall'assemblea nazionale che sarà il 7 maggio.

I tre candiddati alla guida del Pd
Allo stato, i candidati per la guida del partito sono il segretario uscente, Renzi, il ministro della Giustizia, Orlando, e il presidente della Regione Puglia, Emiliano. Sub iudice una quarta candidatura, quella di Carlotta Salerno, segretario cittadino a Torino dei Moderati, partito fondato da Giacomo Portas e alleato del Pd.

La scadenza delle amministrative
Secondo Guerini, le scadenze per le amministrative di giugno impongono di arrivare con l'assise già svolta per prepararsi alla campagna elettorale nel modo migliore possibile. Il varo del regolamento congressuale è avvenuto con 104 sì, 3 voti contrari e 2 astenuti.

Le critiche da Di Maio
"Il PD ha appena annunciato le #primarieperlapensione il 30 aprile impedendo il voto a giugno per arrivare almeno a settembre. Miserabili!". Lo scrive su Twitter l'esponente M5s Luigi Di Maio.

Le repliche a Di Maio
"Dai Luigi, lo so che è dura vivere in un partito in cui i leader li sceglie una srl invece di milioni di persone, ma non prenderla così male". Lo scrive su Twitter il presidente Pd Matteo Orfini, rispondendo al pentastellato. Più duro il deputato dem, Ernesto Carbone: "Di Maio attacca le primarie? Si vergogni. Ha il coraggio di parlare proprio lui, che è stato nominato in Parlamento col porcellum grazie a 189 clic sul blog di Grillo? Lui, che nel 2010 si è candidato a consigliere comunale e ha preso 59 preferenze?".