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MONDO

Il prefetto degli Affari economici del Vaticano, George Pell incontra il Papa

Pedofilia. Il cardinale Pell incontra il Papa: "Ho il suo pieno sostegno"

Dopo aver incontrato il Papa in mattinata e prima dell'inizio della seconda notte di deposizione in videoconferenza davanti alla Commissione d'inchiesta sulle risposte delle istituzioni agli abusi sessuali a minori negli anni 1970 e 1980, il cardinale Pell ha dichiarato: "Ho il pieno sostegno del Papa". In Vaticano si parlerebbe invece di una eventuale ipotesi di dimissioni in attesa che la sua posizione sia definitivamente chiarita

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Roma
"Ho il pieno sostegno del Papa". Lo ha detto il cardinale George Pell, prima dell'inizio della seconda notte di deposizione in videoconferenza dall'Hotel Quirinale a Roma, davanti alla Commissione d'inchiesta sulle risposte delle istituzioni agli abusi sessuali a minori negli anni 1970 e 1980, in seduta a Ballarat presso Melbourne.

In queste udienze il prefetto degli Affari economici del Vaticano, e già arcivescovo di Melbourne e poi di Sydney, sta rispondendo su cosa sapeva (e come poteva non sapere) dei numerosi abusi commessi nella diocesi di Ballarat, dove è stato viceparroco tra il 1973 e il 1983, e nella diocesi di Melbourne, di cui è stato vescovo ausiliare dal 1987 al 1996.

Ieri Pell ha ripetuto di non essere stato a conoscenza delle accuse di pedofilia che furono insabbiate, ma ha ammesso che il trasferimento da una parrocchia ad un'altra, invece di essere denunciato alla polizia, del prete pedofilo seriale Gerald Ridsdale è stata una "catastrofe", che gli ha consentito di continuare ad abusare di minori. Ha tuttavia negato nuovamente di essere a conoscenza che Ridsdale commetteva abusi sessuali a minori mentre lavorava al suo fianco nella diocesi di Ballarat, dove lo stesso Pell è stato viceparroco fra il 1973 e il 1983. Ridsdale è in carcere dove sta scontando una condanna per 138 reati ai danni di 53 vittime. Pell ha  condiviso l'alloggio con lui quando erano giovani preti. Lo ha anche accompagnato alla prima udienza del processo a suo carico nel 1993. Una delle vittime che è tra i 14 sopravvissuti di abusi presenti alla testimonianza, in passate udienze ha accusato Pell non solo di aver ignorato gli abusi, ma anche di aver tentato di comprare il suo silenzio. 

La Chiesa "ha commesso enormi errori, ma sta lavorando per rimediarli... Non sono qui a difendere l'indifendibile", ha dichiarato nel corso della prima deposizione. In quei giorni la chiesa era "fortemente propensa" ad accettare smentite degli abusi da parte di chi ne era accusato. L'istinto era più di proteggere dalla vergogna l'istituzione, la comunità della chiesa", ha detto fra l'altro il prelato, cui è stato permesso dalla Commissione per motivi di salute di deporre da Roma anziché recarsi in Australia.

In un comunicato diffuso prima della deposizione, Pell ha ribadito il suo sostegno al lavoro della Commissione e ha promesso di incontrarsi individualmente con le vittime che sono venute ad ascoltare la sua deposizione a Roma. 

Qualche ora dopo la sua deposizione notturna, di prima mattina, il cardinale ha avuto un'udienza con Papa Francesco che, secondo fonti ufficiali vaticane, era già in "tabella" per parlare di temi economici. Ma Oltretevere non si esclude che nell'incontro si sia parlato anche della questione australiana e di una eventuale ipotesi di dimissioni di Pell in attesa che la sua posizione sia definitivamente chiarita. Il Cardinale l'8 giugno compirà i 75 anni, l'età della "pensione".

Effettivamente la sola ombra di poter aver coperto dei preti pedofili, sotto il pontificato di Francesco, difficilmente potrebbe  riguardare prelati così in vista nella gerarchia vaticana. Inoltre Bergoglio sull'aereo che lo riportava in Italia dal Messico, disse che i vescovi che invece di prendere provvedimenti severi verso i preti pedofili si limitavano a trasferirli debbono dimettersi.

Anche la deposizione di Pell (in particolare, il chiamare in causa la Chiesa "per gli errori commessi") non sarebbe piaciuta e quindi si sarebbero accavallati in Vaticano rumors di pressioni interne di quanti ritengono opportuna almeno una sua sospensione fino alla conclusione degli accertamenti.


La testimonianza del cardinale avviene la sera dalle 22 alle 2 di notte perché in Australia, con il fuso orario, corrisponde all'orario che va dalle 8 alle 12. Sono previsti incontri per altri due o tre giorni.

Alla deposizione assistono di persona 14 vittime e loro sostenitori, il cui viaggio è finanziato da una raccolta fondi che ha superato l'equivalente di 130 mila euro.