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MONDO

Le contromisure dopo le agonie in Ohio e Oklahoma

Usa. Sedia elettrica e fucilazione per eseguire le condanne a morte

Alcuni stati mettono in atto contromisure ai forti dubbi e alle polemiche provocati dai casi dell'Ohio e dell'Oklahoma. In Tennessee è in vigore la legge che riporta alla sedia elettrica. In Wyoming si studia l'ipotesi della fucilazione 

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Condannato a morte (immagine d'archivio)
Tennessee
I casi dei detenuti morti in Oklahoma e in Ohio dopo una lunga agonia causata dall'iniezione letale hanno portato molti stati Usa a prendere contromisure per eseguire le condanne a morte. Il governatore del Tennessee Bill Haslam ha firmato una legge statale che rende possibile il ritorno alla sedia elettrica se il metodo dell'iniezione letale non dovesse essere più praticabile. In Wyoming, invece, l'assemblea statale valuta la possibilità di tornare al plotone di esecuzione proprio a fronte dei gravi dubbi che circondano le sostanze usate nell'iniezione killer.

Boicottaggio delle case farmaceutiche
Le iniziative del Tennessee e del Wyoming sono legate alla scarsità di farmaci usati nelle iniezioni letali per via del boicottaggio delle case farmaceutiche in Europa, e di riflesso anche negli Stati Uniti, che hanno indotto i penitenziari americani a improvvisare protocolli mortali.

I rinvii della Corte Suprema
Inoltre la Corte Suprema, dopo il caso della lunga agonia subita da Clayton Lockett in Oklahoma, ha rinviato tre condanne a morte in diversi stati. L'ultimo episodio si è verificato lo scorso 21 maggio quando i supremi giudici americani hanno rinviato un'iniezione letale in programma in Missouri proprio mentre stava per scadere il conto alla rovescia.