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ECONOMIA

"Parlamento non ha approvato emendamento che renderebbe possibile l'invio"

Pensioni. Boeri: "Non arriveranno mai le buste arancioni, è grave"

Il presidente dell'Inps: "Le risorse per inviarla ci sono e farlo non costerebbe nulla alle casse pubbliche. Speravamo che venisse inserito nella legge di stabilità"

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Tito Boeri
Milano
"Il Parlamento non ha approvato l'emendamento che renderebbe possibile l'invio della busta arancione agli italiani ed è molto grave". Così il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ad un convegno all'Università Cattolica di Milano a proposito del documento che permetterebbe ai contribuenti di sapere a quanto ammonterà la propria  pensione futura. Boeri ha spiegato che le risorse per inviarla "ci sono" e che farlo "non costerebbe nulla alle casse pubbliche". "Speravamo - dice Boeri  - che venisse inserito nella legge di stabilità", ha aggiunto spiegando che "manderemo le 150mila buste" già previste ma "non potremo mandarne altre".

"Noi non abbiamo oggi - ha aggiunto - la possibilità di poter mandare a casa a coloro che non hanno preso il pin, la famosa busta arancione se non in quantitativi del tutto al di sotto delle necessità. Ritengo sia un fatto molto grave, perché questo era un diritto che gli italiani avevano fin da quando sono state cambiate le regole pensionistiche nel '96". "Era tra l'altro - ha aggiunto Boeri - una cosa che quella legge prevedeva. Per anni i governi e i presidenti dell'Inps non hanno voluto farlo per paura di avere reazioni negative da parte dei contribuenti. Noi la scelta di informare l'abbiamo fatta, ma non veniamo messi nella condizione di attuarla fino in fondo. Invito tutti: 'Prendete il pin e fate la simulazione, poi cercheremo di trovare altri modi per fare arrivare questa corrispondenza a casa degli italiani'". "Avevamo chiesto - ha ricordato - al Parlamento di prendere in mano la questione. Già c'era stato un emendamento proposto in decreto a fine novembre. Speravamo che in sede di Stabilità questa questione venisse affrontata e così non è stato. A questo punto manderemo quelle 150 mila buste che ci siamo impegnati a inviare e manderemo qualche altra nel 2016, ma in queste condizioni dovremo trovare altri modi", ha concluso il presidente dell'Inps.