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ECONOMIA

In Consiglio dei ministri non sono per il momento previsti interventi

Pensioni, fonti del governo: "Non rimborsare tutti è compatibile con sentenza Consulta"

La precisazione arriva dopo le parole del sottosegretario Enrico Zanetti che ha escluso la possibilità di restituire a tutti l'indicizzazione delle pensioni. La Corte Costituzionale insiste: "E' automatica, si applica a tutti" (LEGGI). Il richiamo Ue a tenere a bada i conti. Padoan rassicura: "Pensiamo a misure che minimizzino l'impatto"

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Pensioni
"Non rimborsare tutti è compatibile con la sentenza della Consulta". Così fonti governative rafforzano l'uscita del sottosegretario Enrico Zanetti che ha escluso la restituzione per tutti dell'indicizzazione delle pensioni, anche se poi è palazzo Chigi a dire che sono solo le parole del ministro Padoan a rappresentare la posizione dell'esecutivo. Le stesse fonti aggiungono che domani in Consiglio dei ministri non sono previsti ancora interventi.

Fonti vicine ai giudici costituzionali dicono che la "sentenza è autoapplicativa", non serve cioè alcun ricorso per far partire i rimborsi che spetterebbero a tutti. (LEGGI)

Il sottosegretario Zanetti: "Escludo restituzione a tutti"
"Escludo che sia possibile restituire a tutti l'indicizzazione delle pensioni: per quelle più alte sarebbe immorale e il Governo deve dirlo forte - ha dichiarato Zanettti-. Occorre farlo per le fasce più basse". Zanetti ha però sottolineato che la sua è un'opinione espressa "a titolo personale".

"Il Governo - ha spiegato Zanetti - è al lavoro in questo momento per creare una situazione sostenibile, ma per quanto riguarda Scelta civica dico che è impensabile pensare di andare a restituire l'indicizzazione anche per le pensioni di molte volte superiori alla minima in un contesto in cui si sono chiesti sacrifici importanti ai pensionati di domani che avranno il contributivo e non il retributivo e ai quasi pensionati che si sono visti spostare l'asticella proprio in vista del traguardo". "Ciascuno deve fare la sua parte", ha sottolineato il sottosegretario all'Economia.

Padoan: "Pensiamo a misure che minimizzino impatto su conti pubblici, nel rispetto Corte"
Sulla questione interviene anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, soprattutto per rassicurare Bruxelles sulla tenuta del bilancio dello Stato, in linea con gli accordi stretti a Bruxelles "Stiamo pensando intensamente sia agli aspetti istituzionali che di finanza pubblica", ha risposto a chi gli ha chiesto se si stia valutando di limitare la platea dei rimborsi dopo la sentenza della Consulta sulle pensioni. "Pensiamo a misure che minimizzino l'impatto sui conti pubblici, nel pieno rispetto della Corte".

Fonti Ue: "Sentenza Consulta va attuata senza sforare Patto"
Fari accesi Bruxelles, dove si "aspetta la decisione del Governo su come attuare la sentenza della Consulta e ne valuterà l'impatto sui conti".  Dall'Unione europea si continua a sottolineare "l'impegno italiano a rispettare le regole del Patto" stretto in sede comunitaria precisando che "la sostenibilità dei conti deve restare una priorità anche alla luce dell'alta spesa pensionistica". La Commissione europea è in contatto con le autorità italiane e si aspetta notizie al più presto. Non c'è una vera scadenza per presentare le decisioni del Governo a Bruxelles, ma c'è una circostanza significativa che potrebbe accelerare le mosse italiane: il 13 maggio verranno presentate le Raccomandazioni specifiche per Paese (CSR), il documento annuale con cui la Commissione dà agli Stati 'pagelle' e 'compiti a casa', ovvero una valutazione complessiva dell'andamento dei conti pubblici in relazione agli obiettivi di bilancio fissati, e un esame delle riforme in corso e del loro impatto. Se l'Italia non invierà prima del 13 maggio alcuna informazione sulle misure compensative che intende attuare, quello sui suoi conti rischia di essere un giudizio 'sospeso', sul quale potrebbe presto abbattersi una tegola che costringerebbe Bruxelles a rivedere i dati sia sul deficit che sul debito del 2015.

Voce grossa di Salvini (Lega Nord)
Al tema pensioni particolarmente sensibile il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: "Governo paghi tutto o faremo le barricate" (LEGGI)

Cgia: Il 'buco' costerà all'Italia 16,6 mld euro
Dopo la decisione della Consulta il 'buco' sulle pensioni costerà all'Italia oltre 16,6 miliardi di euro. Lo sostiene la Cgia di Mestre sull'importo complessivo che l'Inps rischia di restituire ai 5 milioni di pensionati che hanno subito il mancato adeguamento Istat disposto dal governo Monti con il "Salva Italia" che è stato calcolato al netto dell'Irpef. Per la Cgia il blocco avvenuto nel 2012-2013 ha interessato i pensionati che percepiscono un assegno mensile netto superiore a 1.088 euro.