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ITALIA

Buon compleanno Peppino

Mafia: se Peppino Impastato fosse vivo... La diretta no stop su Radio 100 passi

Il 5 gennaio Radio 100 passi festeggia il compleanno di Peppino Impastato e l'anniversario della prima trasmissione

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"Abbiamo voluto sin dal primo passo dare una diversa impronta alla nostra attività scegliendo di commemorare le vittime di mafia nel giorno della loro nascita e non in quello del loro assassinio, per questo le nostre trasmissioni sono iniziate il 5 gennaio e non il 9 maggio". Radio 100 passi ricorda così il giornalista Peppino Impastato, il giovane di Cinisi ucciso dai killer del boss Tano Badalamenti, e gli dedica una diretta come augurio di buon compleanno. Impastato nacque il 5 gennaio 1948.




La diretta no stop
La tradizionale diretta no stop sarà trasmessa dalla casa di Gaetano Badalamenti, il boss di Cosa Nostra che Peppino nelle trasmissioni soprannominava ironicamente "il grande capo Tano Seduto" e che ordinò il suo omicidio. Il suo cadavere fu fatto saltare con del tritolo sui binari della ferrovia Palermo-Trapani, così da far sembrare che si trattasse di un attentato suicida. 

La conduzione tecnica sarà affidata ai giovani che hanno frequentato il corso del progetto Onda d'urto nato con il sostegno della Fondazione per il Sud che prevede anche la creazione di una rete europea di radio impegnate per la diffusione della cultura della legalità.

Giuseppe Impastato detto Peppino
Giuseppe Impastato, detto Peppino, nacque in una famiglia mafiosa, ma fin da ragazzo prese le distanze dai comportamenti mafiosi del suo entourage e provò a denunciare il potere delle cosche e il clima di omertà e di impunità del suo paese. Per questo motivo fu cacciato di casa dal padre fin da ragazzo. Nel 1977 Impastato con la sua cerchia di amici fondò Radio Aut, un'emittente autofinanziata di controinformazione. Radio Aut prendeva in giro la mafia e i politici locali. Impastato conduceva una trasmissione satirica in cui parlava della mafia in maniera dissacrante. Fu ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, a Cinisi per ordine del boss mafioso Gaetano Badalamenti. Il 9 maggio 1978 è anche il giorno in cui fu ritrovato il cadavere di Aldo Moro in via Caetani, a Roma.