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MONDO

Rapito nell'ottobre del 2013

Peter Kassig, il marine convertito all'Islam. Ritratto della prossima vittima nella lista dell'Isis

Arrivato in Iraq per la prima volta nel 2007 con l'esercito americano, Kassig vi è tornato 5 anni dopo come operatore umanitario: "Sono un ragazzo che può migliorare la qualità della vita delle persone". Rapito alla fine del 2013 si è convertito durante la prigionia

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Peter Edward Kassig
Peter Edward Kassig, 26 anni, è stato rapito il primo ottobre dello scorso anno in Siria, mentre si recava a Deir el-Zor. Il giovane americano minacciato dai militanti dello Stato Islamico e prossima vittima annunciata dei jihadisti, era impegnato in quei luoghi come operatore umanitario. Vi era tornato dopo essere già stato in Iraq, nel 2007, con indosso la divisa dei ranger americani

"Chiediamo alle persone in tutto il mondo di pregare per la famiglia di Henning, per nostro figlio, e per il rilascio di tutte le persone innocenti tenute in ostaggio in Medio Oriente e in tutto il mondo", è la preghiera della famiglia Kassig affidata alla Cnn dopo che loro figlio è apparso nel video della decapitazione del britannico Alan Henning.

Kassig era partito la prima volta per il Medio Oriente come soldato americano, ma vi è poi tornato come operatore umanitario. I suoi genitori, Ed e Paula, da Indianapolis hanno confermato che è tenuto in ostaggio dall'Isis, ma senza fornire ulteriori dettagli. I due avevano mantenuto il silenzio sulla sua cattura da quando era stato preso in ostaggio nel 2013.        

Kassig si era unito ai ranger dell'esercito americano nel 2006, venendo poi dispiegato in Iraq nel 2007 prestando servizio nel 75esimo reggimento, un'unità per le operazioni speciali dell'esercito.

Dopo essere stato congedato con onore per motivi medici, è tornato negli Stati Uniti per studiare scienze politiche. Nel 2010, però, ha cambiato strada e ha deciso di diventare tecnico di emergenza sanitaria e nei due anni seguenti si è innamorato, sposato e poco dopo ha divorziato.

Kassig ha quindi deciso di andare a Beirut, seguire la situazione in Siria e cercare di offrire aiuto. In Libano ha fondato l'ong Sera (Special Emergency Response and Assistance) e, nell'estate del 2013, ha spostato la sua base operativa a Gaziantep, in Turchia.        

"Non sono un medico, non sono un infermiere - ha detto in un'intervista del 2012 - ma sono un ragazzo che può ripulire le bende, aiutare a pulire i pazienti, cambiare le bende, migliorare un po' la qualità della vita delle persone. Questo è qualcosa che per me ha un senso, uno scopo".

Come raccontato dalla sua famiglia, però, il primo ottobre del 2013 è stato "fermato" mentre si recava a Deir el-Zor, nella Siria orientale.        

Peter, hanno aggiunto i parenti, mentre tenuto in ostaggio si è convertito all'Islam, e adesso si chiama Abdul-Rahman.