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MONDO

Missione in Iran

Petrolio, dall'Iran "luce verde alla presenza di società italiane"

"Abbiamo messo a punto nuovi modelli contrattuali molto più attraenti per le major petrolifere che verranno presentati a Londra a dicembre", ha detto il ministro del Petrolio Bijan Zanganeh, al termine del suo incontro con i ministri Paolo Gentiloni e Federica Guidi, e con l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi

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"Questa visita rappresenta una luce verde per la futura presenza delle società" italiane nel settore energetico di Teheran: lo ha assicurato il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Zanganeh, al termine dell'incontro a Teheran con i ministri degli Esteri, Paolo Gentiloni, e dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, a cui era presente anche l'ad di Eni, Claudio Descalzi.    

"Le aziende italiane", ha spiegato il ministro, "nel passato acquistavano greggio direttamente da noi, ma abbiamo avuto problemi a causa delle sanzioni". Ora, dopo l'accordo di Vienna sul nucleare, cambia la prospettiva: "Abbiamo invitato le aziende italiane a una presenza nel settore petrolchimico, petrolio e gas", ha riferito Zanganeh, "l'obiettivo sono investimenti congiunti. I prodotti estratti non saranno destinati solo al mercato iraniano, ma anche a Paesi terzi".

Descalzi: per investire sarà cruciale tipologia dei contratti 
"Il passaggio cruciale (per tornare a investire in Iran,ndr) sarà la tipologia contrattualistica, ovvero come saranno i contratti", ha detto l'ad di Eni, Claudio Descalzi, al termine di un incontro a Teheran con il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Zanganeh, insieme al ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e dello Sviluppo Economico, Federica Guidi.    

"Gli iraniani ci stanno lavorando e sicuramente li guarderemo anche insieme per dare il nostro punto di vista. Per quanto riguarda Eni, un punto fondamentale, non mettendo in discussione le capacità in termini di gas e petrolio del Paese, è la tipologia contrattuale e queste saranno le discussioni future". Quanto ai modelli di riferimento per i contratti del settore petrolifero, Descalzi ha spiegato che l'Eni "fa riferimento ai modelli che usiamo, il Psc (Production Sharing Contract) e il Concession Agreement, loro fanno riferimento a modelli vicini al Service Agreement". "L'importante - ha sottolineato Descalzi - è trovare un compromesso che sia win-win, che non faccia perdere nessuno e che faccia guadagnare entrambe le parti".