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Coronavirus

Decisione unilaterale dell'azienda

Pfizer taglia le dosi all'Italia del 29%. Arcuri: tuteleremo gli italiani in ogni sede

Il commissario all'emergenza Covid-19 scrive alla casa farmaceutica americana: con meno dosi sarà un problema proseguire con le vaccinazioni, ripristinare le forniture. E minaccia azioni legali. Pfizer: torneremo alle forniture previste dal 25 gennaio

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Domenico Arcuri condanna senza mezzi termini l'annunciata riduzione delle consegne delle dosi di vaccino anti-Covid da parte della sociertà americana Pfizer. "Alle 15.38 di oggi la Pfizer ha comunicato unilateralmente che a partire da lunedì consegnerà al nostro Paese circa il 29 per cento di fiale di vaccino in meno rispetto alla pianificazione che aveva condiviso con gli uffici del Commissario e, suo tramite, con le Regioni italiane. Non solo: ha unilateralmente deciso in quali centri di somministrazione del nostro Paese ridurrà le fiale inviate e in quale misura. Analoga comunicazione è pervenuta a tutti i Paesi della Ue. La Pfizer ha altresì annunciato che non può prevedere se queste minori forniture proseguiranno anche nelle prossime settimane, né tantomeno in che misura",  rende noto il Commissario all'emergenza.

"Preso atto della gravità della comunicazione nonché della sua incredibile tempistica", Domenico Arcuri annuncia di aver "inviato una formale risposta a Pfizer Italia, nella quale esprime il proprio disappunto, indica le possibili conseguenze di una riduzione delle forniture e chiede l'immediato ripristino delle quantità da distribuire nel nostro Paese. Riservandosi, in assenza di risposte, ogni eventuale azione conseguente in tutte le sedi". 

In Italia un milione di vaccinati, grave danno alla campagna
"Oggi in Italia abbiamo raggiunto il primo milione di somministrazioni, a dimostrazione che la campagna di vaccinazione è stata avviata a ritmi che non hanno pari in nessun altro Paese Ue - sottolinea il Commissario straordinario - l'ipotesi di iniziare la somministrazione del vaccino agli "over 80", di provvedere alla seconda dose per il personale sanitario e socio sanitario e per gli ospiti delle Rsa, senza la totalità delle dosi necessarie porta quindi un grave nocumento al suo proseguimento. E penalizzare l'Italia è assai più grave, considerando lo sforzo sinora profuso da tutte le Regioni per accelerare l'andamento delle somministrazioni". Arcuri ha quindi chiesto a Pfizer di "rivedere i propri intenti" e "auspica di non essere costretto a dover tutelare in altro modo il diritto alla salute dei cittadini italiani". 

Pfizer: dal 25 gennaio riprende la normale fornitura
"Torneremo al programma originale di consegne all'Unione Europea a partire dalla settimana del 25 gennaio, con un aumento delle consegne a partire dalla settimana del 15 febbraio che ci consentirà di fornire le dosi di farmaco previste nel primo trimestre e molte di più nel secondo trimestre". Lo si legge in una nota di Pfizer, che risponde così alle contestazioni dopo avere precisato che la prossima settimana si assisterà a una "temporanea riduzione" del numero delle dosi consegnate.