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Coronavirus

In mattinata riunione del Cts

Piano vaccini e nuovi divieti le mosse del governo per frenare la terza ondata

Possibili modifiche al Dpcm in vigore per contrastare la terza ondata dell'epidemia. Tra le ipotesi in campo: lockdown nel week end e in tutte le aree dove i contagi settimanali sono superiori ai 250 per 100mila abitanti che diventano zona rossa. Cts: weekend come a Natale, rafforzare misure in zona gialla. Sileri a Rainews24: "Contrario a lockdown nazionale, riaprire presto le scuole e i ristoranti la sera"

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Frenare la crescita dei contagi e accelerare sul piano vaccini. Il governo valuta possibili modifiche al Dpcm in vigore per contrastare la terza ondata dell'epidemia. Questa mattina alle 9 una nuova riunione del Comitato tecnico scientifico per fare il punto della situazione e valutare eventuali nuove misure restrittive in seguito all'aumento dei contagi legato alla diffusione delle varianti di Coronavirus. un'ulteriore stretta nei fine settimana, con chiusure generalizzate, e delle zone rosse più rigide, come venne fatto a Codogno e negli altri comuni nella prima ondata del virus.

Cts: weekend come a Natale, rafforzare misure in zona gialla
Zona rossa automatica appena si supera la soglia dei 250 casi su 100 mila abitanti in 7 giorni. Una zona rossa che sia però totale, rafforzata, con misure stringenti. Questa sarebbe l'indicazione data al governo dal Comitato tecnico scientifico nella riunione. Il passaggio in zona rossa (non solo scuole chiuse), ha raccomandato il Cts, deve essere quindi automatico e non a discrezione del governatore come prevede ora il dpcm. Poi  un'ulteriore stretta nei fine settimana, con chiusure generalizzate, come già fatto durante le vacanze di Natale. 

Il rafforzamento, inoltre, delle misure per le zone gialle, con l'obiettivo di ridurre i contatti. Gli esperti avrebbero anche segnalato la necessità di ridurre l'incidenza per ristabilire il contact tracing. Nelle indicazioni fornite al governo il Comitato tecnico scientifico ha comunque categoricamente escluso il lockdown nazionale. Per il Cts la strada giusta resta il sistema a fasce e gradualità, ma tutte le regole, per ogni livello, vanno inasprite.

Tra le indicazioni poi c'è quella di estendere la campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi possibile. Gli esperti hanno anche segnalato la necessità di potenziare il sequenziamento del virus per individuare prima possibile le varianti. Le indicazioni fornite questa mattina dal Comitato tecnico scientifico al governo non sono nuove. E il comitato avrebbe sottolineato che la maggior parte dei suggerimenti sono stati più volte proposti già dallo scorso gennaio, ma sono stati sempre inascoltati.

Intanto il presidente del Consiglio accelera sul piano dei vaccini. Il tema dell'organizzazione della distribuzione dei vaccini è stato discusso ieri dal premier Draghi, dai ministri Speranza e Gelmini, dal Commissario straordinario per l'emergenza Figliuolo e dal capo della Protezione Civile Curcio. Prima dell'incontro con il presidente del Consiglio si era tenuto un vertice durato circa un'ora e mezza.

Il piano vaccini
Tra i punti principali c'è l'organizzazione della logistica, coinvolgendo anche le Poste, rappresentate al tavolo di Palazzo Chigi dall'ad Matteo Del Fante. Poi c'è l'aspetto dell'approvvigionamento: il premier,che nei prossimi giorni potrebbe sentire il presidente americano Joe Biden e parlare anche di vaccini, ha spinto in Europa per il blocco all'export delle aziende inadempienti e sarebbe pronto ad aprire alla somministrazione di dosi di tutti i vaccini validati dall'Ema, incluso Sputnik. Ma l'aspetto su cui il presidente del Consiglio sceglie di soffermarsi è quello del coordinamento del piano su base nazionale e dei criteri per la somministrazione. L'accelerazione, che deriva anche da scelte come quella di autorizzare Astrazeneca per gli over 65, porterà a un "deciso potenziamento" delle dosi nelle prossime settimane: "Si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio", spiega. E fa un appello a non provare a saltare la fila: "Aspettare il proprio turno - dice  -è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli".   Draghi interviene con un messaggio video alla conferenza "Verso una Strategia nazionale sulla parità di genere", in occasione della festa della donna. Ma parte dal contesto della pandemia, che vede in questi giorni peggiorare l'emergenza anche se "mai avremmo pensato che un anno dopo ci saremmo trovati"ancora in questa condizione, annota. "Ognuno deve fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus. Ma soprattutto il governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più", dichiara. Draghi non rinuncia a mandare un "segnale vero di fiducia. Anche in noi stessi". Ringrazia cittadini, famiglie, insegnanti, operatori sanitari e forze armate. Quanto al governo, afferma: "Questi esempi di responsabilità civica e professionale, di cittadinanza italiana attiva che impongono al governo di moltiplicare ogni sforzo.Siamo solo all'inizio".   L'appello alle forze politiche è non dividersi, mentre bisogna "permettere al più presto un ritorno alla normalità.Ogni vita conta", dichiara. Non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide", è il suo programma.

Sileri a Rainews24: "Contrario a lockdown nazionale"
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri si è detto "contrario ad un lockdown nazionale". Intervistato da Rainews24, Sileri ha chiarito che sarà invece opportuno, laddove le circostanze lo richiedano, pensare a chiusure e zone rosse localizzate. "La combinazione delle chiusure dove il virus corre di più e delle vaccinazioni che hanno interessato già 1,5 milioni di anziani, consentirà tra pochissime settimane di vedere la luce in fondo al tunnel'. Poi ha aggiunto: "Purtroppo le scuole sono state chiuse, ma deve essere una soluzione molto molto transitoria, così come è ora di pensare di riaprire i ristoranti la sera: non si può fare ovunque e in questo momento, ma almeno si può iniziare a programmare".