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SALUTE

Piano vaccini, ok dalle Regioni

La conferenza delle regioni ha approvato il Piano Vaccinazioni per i prossimi due anni, ma servono 620 milioni, il Ministero dell’economia ha chiesto una sospensione

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Innanzitutto l’allarme dell’Organizzazione mondiale per la sanità, l’Italia sta pericolosamente scendendo sotto la soglia minima di vaccinazioni che consente l’immunità  di gregge: meno 95% in generale, per il trivalente morbillo rosolia parotite si oscilla attorno al 87%.
 
Poi un facile conto economico, per ogni euro investito in vaccini se ne risparmiano 24 per curare le persone che si ammalano di quelle malattie che si possono prevenire proprio grazie ai vaccini: il piano vaccinale 2016/2018 è stato licenziato dalla Conferenza delle Regioni, anche se resterà  parcheggiato fino al via libera del ministero dell'Economia. Costa 620 milioni, e bisogna capire a carico di chi saranno. Per intanto il MEF ha chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico.
 
Resta l’impianto, che è importante: garantire al paese lo stato di casi zero di poliomielite, la malattia che più fa paura, e che si sta riaffacciando pericolosamente nell’ex Jugoslavia, quindi di fronte a noi, e in Ucraina, in Russia. Ma poi arrivare a morbillo e rosolia free, garantendo l’offerta gratuita e l’informazione ai genitori, spesso confusi da notizie false che circolano su internet riguardo alla sicurezza dei vaccini.
 
Per quei medici che li sconsigliano, con la collaborazione degli Ordini professionali e dei sindacati si potrà  arrivare a sanzioni disciplinari o contrattuali, leggi detrazioni di stipendio.
Mentre per l'altra misura che era stata ventilata, richiedere il certificato scolastico obbligatorio per poter iscrivere un bambino a scuola, le Regioni chiedono una legge ad hoc al Parlamento, visto che il diritto allo studio ha la stessa tutela costituzionale di quello alla salute, propria e degli altri.