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CULTURA

Lutto nella musica

È morto Pierre Boulez, protagonista della musica del Novecento

Esponente della Nuova avanguarda, il compositore e direttore d'orchestra francese aveva 90 anni

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di Nicola Iannello
La musica perde uno dei suoi più importanti esponenti. È morto Pierre Boulez. Aveva compiuto 90 anni a marzo; era nato a Montbrison, non lontano da Saint Etienne, nel 1925. Il grande compositore e direttore d’orchestra francese è deceduto a Baden Baden, in Germania. Con la sua poliedrica attività, ha rappresentato una delle figura fondamentali del secondo Novecento musicale. Allievo di Olivier Messiaen a Parigi, ha animato la cosiddetta Nuova avanguardia, quella che era andata oltre Anton Webern. Come Karl Heinz Stockhausen, ha fatto parte della generazione di compositori che aveva dichiarato “Schönberg è morto!”.
 
Fra i principali lavori del suo primo periodo di attività figurano le composizioni vocali-strumentali Le visage nuptial (1946-1950), Le marteau sans maître (1954), Improvisation sur Mallarmé (1958), il Livre pour quatuor à cordes (1949). Tra le sue composizioni più celebri, Tombeau per soprano e orchestra, del 1959; Rituel in memoriam Bruno Maderna per orchestra, del 1975; Répons, degli anni Ottanta; … explosante-fixe…, degli anni Novanta; Incises per piano, del 1994; Dérive, del 1996. Boulez è stato anche un pioniere nell’utilizzo dell’elettronica in musica.
 
Importante anche la sua attività didattica, con lezioni ai Corsi estivi di composizione per la Nuova Musica di Darmstadt e all’Accademia di Musica di Basilea. Nel 1976, Boulez  ha fondato l’Ircam (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique), di cui è stato direttore fino al 1992.
 
Come direttore, i suoi compositori preferiti erano Mahler, Stravinsky, Schönberg, Berg, Webern. Con le sue incisioni, ha vinto 26 Grammy Award.