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ECONOMIA

Pil. Tria: 'Non drammatizziamo attesa dati Istat. Il problema è come rilanciare l'economia'

Con la contrazione del Pil dello 0,1 per cento, secondo il ministro dell'Economia e delle Finanze il vero problema è il rilancio dell'economia

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il giudizio sull'economia italiana in 'recessione tecnica' è in arrivo, nelle prossime ore, quando l'Istat renderà ufficialmente noti i dati sul Pil del IV trimestre. 

Il premier Giuseppe Conte a Milano, dove è intervenuto nel Consiglio Generale di Assolombarda-Confindustria, ha dato per scontata una nuova contrazione del Pil nel IV trimestre e l'entrata nella cosidetta 'recessione tecnica' che si ha quando per due trimestri consecutivi si verifica il calo del Pil.

Dall'uscita dal 2018 dipenderà anche l'andamento del 2019. Il Governo ha stimato una crescita dell'1 per cento che potrebbe arrivare anche ad un + 1,5 per cento. Invece le previsione di analisti ed organismi internazionali parlano di percentuali più basse e di una crescita debole per l'Italia.

Taglia la testa al toro Giovanni Tria, ministro dell'Economia e delle Finanze italiano, secondo cui l'attesa sui dati Istat sul Pil non va drammatizzata. 

La stima in arrivo dall'Istat, ha detto da Washington Giovanni Tria, "riguarda il trimestre e non una proiezione del tasso medio annuo di crescita. Credo che anche se si arriverà alla famosa contrazione di 0,1% e quindi a una recessione tecnica, il problema è come rilanciare l'economia. Questo va fatto nell'ambito dell'evoluzione della congiuntura del ciclo europeo. Penso che anche gli altri Paesi, come la Germania, dovranno cercare di adottare politiche espansive". Tria si è poi detto fiducioso che le tensioni commerciali non si aggraveranno ma "al contrario si riducano, perché questo sta agendo sulle aspettative" avendo un impatto negativo sull'andamento dell'economia globale ed europea. 

Sono stati i 28 economisti interpellati da Bloomberg ha parlare di un'aspettativa di contrazione del prodotto interno lordo italiano che dovrebbe restringersi dello 0,1% nel quarto trimestre del 2018, rispetto al trimestre precendente, alla vigilia della pubblicazione dei dati dell'Istat.